Le azzurre troveranno le spagnole che hanno battuto Pennetta-Schiavone

Le azzurre troveranno le spagnole che hanno battuto Pennetta-Schiavone

L’Italtennis continua a collezionare vittorie sulla terra rossa del Roland Garros, questa volta grazie ai doppi che poca cosa non sono in un grande slam, specie poi alla vigilia dei Giochi Olimpici. In campo femminile Sara Errani e Roberta Vinci hanno confermato il pronostico battendo la coppia russa Makarova-Vesnina per 6-4 5-7 6-4, come era già successo nelle finali di Madrid e Roma. C’è stato un momento di timore solo nel terzo set quando le azzurre, imbattute da 13 incontri, si sono fatte rimontare da 5-2 a 5-4 prima di chiudere l’incontro con uno smash di Roberta, sempre più padrona sotto rete. «Speriamo di ritrovarvi solo nella finale di Londra», il commento delle avversarie. Nel prossimo turno il duo italiano, già vittorioso cinque volte in questo straordinario 2012, si giocheranno la finale con le spagnole Llagostera Vives e Martinez Sanchez che nel secondo turno avevano battuto Pennetta-Schiavone al terzo set. Per Sara è stato l’ottavo impegno al Roland Garros dove in giornata affronterà nei quarti la mancina tedesca Kerber, numero 10 al mondo, fortissima di gambe e maturata tantissimo sul piano tattico. Negli ultimi trent’anni solo Martina Navratilova (1984) e Marie Pierce (2000) hanno vinto singolare e doppio nello stesso anno. Niente è precluso, ma forse si tratta di una statistica azzardata o comunque frettolosa.
Allo stesso ritmo viaggiano Potito Starace e Daniele Bracciali, qualificatisi alle semifinali grazie al successo per 6-3 6-4 sul croato Dodig e sul brasiliano Melo. Era dal 1959 che una coppia tutta italiana non arrivava a tanto. Allora Pietrangeli e Sirola vinsero addirittura il titolo battendo gli australiani Emerson e Fraser, considerati tuttora mostri sacri della specialità. L’ultimo italiano in semifinale fu invece il grande Nick, in coppia con l’australiano Mulligan nel 1967. Nel prossimo turno Starace e Bracciali dovrebbero compiere un miracolo per superare il duo formato dal bielorusso Mirny, detto la bestia, capace di un travolgente serve & volley, e dal canadese di origini serbe Nestor, il doppista più vincente in attività con successi a ripetizione in tutti gli slam e nei master series. Per nostra fortuna i due non possono fare coppia alle Olimpiadi.
Dal singolare femminile ancora una sorpresa. La campionessa uscente, la cinese Na Li, è stata umiliata dalla Shvedova, proveniente dalle qualificazioni, con il punteggio di 3-6 , 6-2, 6-0.

In realtà la kazaka di origini russe, fino a una settimana fa numero 142 al mondo, non è nuova a queste imprese perché era già arrivata ai quarti nel 2010, poi ha dovuto fare i conti con una serie impressionante di infortuni. Adesso è tornata grande.

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