Nella prigione di Huntercombe, a ovest di Londra, c'è qualcuno che nel giro di poche settimane è già diventato assistente per insegnare scienze dello sport ai detenuti. Sapere e conoscenze arrivano dal discusso Boris Becker, condannato a fine aprile da un giudice della corte di Southwark a due anni e mezzo di carcere per bancarotta fraudolenta. Nello spazio di tre mesi è già arrivato un upgrade. O meglio, un occhio di riguardo come l'hanno reputato le famiglie degli altri prigionieri, che in una lettera di denuncia hanno inoltrato le proprie rimostranze alla direzione di Huntercombe per lamentarsi del trattamento preferenziale nei confronti dell'ex tennista cinquantaquattrenne.
Una fonte al tabloid britannico The Sun ha parlato in modo esplicito: «Chiunque sconterebbe anni prima di ottenere un lavoro come assistente di classe. Si tratta di un privilegio, poi a questo aggiungiamo che se la passa molto meglio di tanti altri detenuti anche se non si tratta della vita di lusso a cui è abituato». Nello specifico Becker insegna teoria dell'educazione fisica e benefici dell'esercizio e della dieta, dopo aver passato settimane difficili presso il carcere di Wandsworth con seguente trasferimento in una prigione di categoria C quindi con un livello di sicurezza minore e destinata solo a stranieri. Il servizio penitenziario sgombra il campo dalle polemiche: «Non è vero che è stato concesso un trattamento preferenziale.
Tutti i trasgressori possono accedere a una varietà di opportunità di lavoro e istruzione».Bum Bum Becker vive nel Regno Unito dal 2012, ma non ha la cittadinanza britannica e questo a fine condanna comporterebbe l'espulsione automatica. Nel frattempo può salire in cattedra, aspettando giorni migliori.
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