Roma - Una notte da tutto esaurito (saranno oltre 67mila all'Olimpico) per salvare la stagione o consegnarla definitivamente alla voce fallimenti. Guardando il pronostico, mancare l'Europa per il terzo anno di fila è una prospettiva concreta per il Milan, tanto che ben sei scommettitori su dieci hanno deciso di puntare sugli avversari. «Dovremmo fare come la Juve di inizio stagione: erano in una situazione disperata, poi sono riusciti a conquistare lo scudetto, la dimostrazione che se lotti puoi arrivare a qualcosa di importante», così Cristian Brocchi, il cui futuro sulla panchina rossonera, dopo 40 giorni di delusioni più che di gioie, è legato a doppio filo alla partita di stasera. Anche se molti danno già Giampaolo come suo successore.
Pochi minuti prima della conferenza del tecnico e di Montolivo, nella sala stampa dell'Olimpico scatta l'allarme anti-incendio. Quasi una sintesi di quanto accaduto in settimana a Milanello dove l'atmosfera non è stata delle migliori. L'apice, l'ora di sfogo, di accuse precise e circostanziate al gruppo da parte di Brocchi. «Non avete dignità», la frase forte vomitata dall'allenatore ai suoi giocatori dopo la gara deludente contro la Roma. Ora chiede «spirito e unione di gruppo per regalare qualcosa di stupendo ai tifosi che sono stati male in questi anni». D'altronde, come sottolinea capitan Montolivo che si sta giocando un posto all'Europeo, bisogna guardare «al Milan del presente, con tutto rispetto per quello del passato, e quella di stasera è l'ultima prova d'appello per il gruppo». Giocare una finale è il sogno di molti calciatori così come non capita tutti i giorni di vincere un trofeo. «Per molti è l'ultima possibilità di giocarsi qualcosa», sottolinea l'allenatore che lancia un messaggio ai naviganti: «Ho visto gli occhi giusti in allenamento, ma anche prima della Roma era stato così, mi hanno già fregato una volta Con 7-8 Brocchi in campo forse non si vincerebbe la partita, ma gli avversari farebbero molta fatica».
L'ultima finale di coppa Italia vinta contro la Juve risale al 1973, l'ultimo trofeo vinto dal Milan è invece merito di Allegri. L'avversario di stasera che, dice Brocchi, «è uno stimolo in più, anche se non è un'occasione per dimostrare di essere bravo io, conterà solo la squadra».
Privata degli indisciplinati Boateng e Menez, con Balo in panchina e un 4-3-3 in campo per sovvertire il pronostico. «Ma anche in caso di vittoria non si potrà dire che la stagione è positiva», chiude Brocchi. Che si aspetta un miracolo contro l'armata bianconera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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