Mancano cinque giornate al termine del campionato e ancora è tutto aperto sia per la lotta scudetto, per un piazzamento in Champions ed Europa League ma anche per la retrocessione. La Roma di José Mourinho è quinta a sole cinque lunghezze dalla Juventus di Massimiliano Allegri e sabato ore 18 tornerà in quello che è stato il suo stadio per due stagione e che gli ha regalato forte emozioni: il Meazza. I giallorossi, infatti, giocheranno contro l'Inter di Simone Inzaghi mentre il giorno successivo, domenica sera ore 20:45 all'Olimpico, il Milan capolista di Stefano Pioli sarà ospite della Lazio di Maurizio Sarri che si sta giocando un piazzamento in Europa.
La designazione della discordia
Lazio-Milan è stata affidata all'esperto arbitro campano Marco Guida mentre Inter-Roma sarà diretta dal giovane direttore di gara Simone Sozza. La designazione del match del Meazza, però, sta facendo storcere il naso ai tifosi giallorossi visto che Sozza, della sezione di Seregno, è nato a Milano. Il 34enne fischietto lombardo, dunque, è diventato incredibilmente oggetto di interesse sui social network per il solo fatto di essere nato a Milano.
I commenti dei supporter della Roma hanno intasato i social: "Un milanese che arbitra l'Inter, ma è pazzesco" e ancora: "Ma di tanti arbitri che ci sono in circolazione, come si può designare uno che è di casa? Poi dicono che noi tifosi pensiamo male", "Inevitabilmente questa situazione porterà polemiche, ed è giusto così: Inter-Roma non può essere diretta da un milanese" e altri commenti di questa portata. La verità, però, è un'altra visto che il luogo di nascita non può determinare, ovviamente, il tifo, eventuale, di un arbitro per una squadra piuttosto che per un'altra.
L'arbitro Sozza dirigerà il match del Meazza con non poca pressione sulle spalle considerando anche il fatto che nelle ultime giornate José Mourinho si è spesso lamentato degli arbitraggi ricevuto. Proprio nell'ultimo match di campionato contro il Napoli, lo Special One aveva palesato la sua insoddisfazione per la direzione di gara di Marco Di Bello e del Var Di Paolo. "Datemi due secondi - ha detto ai microfoni di Dazn - perché non voglio dire troppo. Ci sono squadre che giocano per vincere lo scudetto, noi no.
Ma abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite. Oggi mi è sembrato che non avevamo questo diritto", l'affondo del portoghese che sarà già pronto ad affondare il tackle anche nei confronti di Sozza qualora ci siano errori a danno dei giallorossi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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