Non è bastata certo la pioggia a spegnere l’entusiasmo di una città, Carpi, che alle 22:24 di ieri ha potuto far esplodere tutta la propria gioia per la sua prima storica Serie A di calcio. Al fischio finale della partita contro il Bari allo stadio Cabassi si è scatenata la festa in piazza Martiri, dove era stato allestito un palco e dove, di fatto, la gente si era già accalcata perché l’impresa era annunciata.
La 38° giornata di Serie B saluta la storica promozione nella massima serie del Carpi. Alla formazione di Castori è bastato lo 0-0 in casa contro il Bari per avere la certezza matematica della promozione, con quattro giornate di anticipo. Un traguardo meritatissimo e ottenuto al termine di una cavalcata straordinaria. Ma sotto il diluvio del Cabassi è stata gara vera, con i pugliesi pericolosi soprattutto nel finale dopo un primo tempo avaro di emozioni. Durante la partita che ha sancito il grande salto da parte della squadra di Castori molti tifosi si erano riuniti nei bar della città per vedere all’opera i propri beniamini, vista la capienza ridotta dello stadio. Minuto dopo minuto, si è capito che la serata era tutta in discesa, visto che la concomitante sconfitta del Vicenza a Brescia avrebbe significato la Serie A per i biancorossi anche in caso di ko. In piazza Martiri, dominata ancora da una Cattedrale puntellata per effetto del terremoto del 2012, il popolo biancorosso ha lanciato cori di festa, del tipo "Aspettateci a San Siro", ma non sono mancati quelli ironici contro Lotito e il suo osteggiare, a parole, il Carpi nella massima serie del calcio.
Intorno alle 23:30 i giocatori sono sfilati sul palco, faticando non poco a farsi spazio tra i tifosi. Con loro il sindaco Alberto Bellelli e il mister Castori, inneggiato dai tifosi che ora gli chiedono di portare i biancorossi in Europa.Sembra fantascienza, ma lo era anche pensare al Carpi in A qualche mese fa.
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