Conte e Gasp. Disastro e trionfo in nerazzurro

Conte e Gasp. Disastro e trionfo in nerazzurro

Nessun biscotto a Madrid ma cianuro a Milano, l'Inter è fuori dalla Champions League, è fuori anche dall'Europa League, è il fallimento del suo allenatore che non riesce a trovare identità internazionale, nonostante abbia allenato finora grandi squadre, con organici potenti. L'Inter è andata a sbattere contro gli ucraini compatti, attenti, con una sapienza tattica che ha imprigionato le voglie dei nerazzurri anche sfortunati nelle conclusioni. L'allenatore ha mischiato le carte, cambiando mezza squadra e ribadendo una certa confusione nella lettura durante le partite. L'ammonizione conferma la sua ovvia tensione che viene trasferita però alla squadra. Serata da mandare a memoria da parte dei dirigenti cinesi che hanno investito un monte di milioni e si ritrovano, per la seconda volta, fuori dai giochi importanti.

L'Inter non ha approfittato del risultato del Di Stefano di Madrid dove il Real torna squadra vera e supera senza problemi i modestissimi tedeschi del Moenchengladbach. Chi vedeva l'ombra di accordi clandestini si è accorto immediatamente che il gruppo di Zidane non aveva alcuna voglia di passare alla cronaca e poi alla storia per una partita finta, Benzema è stato l'uomo che era mancato nella fase centrale della Champions e i suoi gol hanno allontanato le voci maligne della combine.

Bene, benissimo l'Atalanta che passa ad Amsterdam ripetendo il colpo riuscito ad Anfield contro gli ex campioni d'Europa. Nessun tumulto, cazzotto o litigio tra i bergamaschi ma abbracci e baci tra Gasperini e il resto della comitiva che ribadisce la qualificazione della passata Champions League e cancella i pettegolezzi esplosi sui social senza alcun riscontro sicuro.

Prestazione attenta e spavalda nel secondo tempo, dopo la prima frazione giocata con un football non molto lucido, soprattutto nella zona di Zapata, in tendenza opposta alle abitudini della Dea, il gol finale di Muriel ha sgonfiato gli ex lancieri dell'Ajax e scatenato la festa bergamasca. Tre squadre su quattro, dunque, traditi dall'Inter e dalla presunzione di un allenatore sopravvalutato.

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