È la sfida infinita di questo 2020 che tutti vogliono archiviare in fretta. Inter-Napoli, atto quinto. L'inizio e praticamente la fine. Un'Epifania fa è stata la partita che ha illuso Antonio Conte e messo spalle al muro Rino Gattuso. Il successo nerazzurro al San Paolo ora Diego Armando Maradona, coincise con l'ultima volta in testa alla classifica dell'Inter, mentre spinse il Napoli a interrogarsi se il benservito a Carlo Ancelotti fosse stata la scelta giusta. Poi c'è stata la coppa Italia, il colpo del Napoli a San Siro in febbraio e il pareggio strappato in casa all'alba dell'era post lockdown da Insigne e soci, che poi avrebbero alzato il trofeo nazionale. Quindi il secco due a zero interista di fine luglio. Il bilancio è di due vittorie nerazzurra, un pareggio e un successo napoletano.
E stasera a San Siro si chiude il cerchio in un incrocio che può dire la prima verità sul campionato. Non definitiva, ma solo indicativa. Anche se il discorso Conte lo liquida così: «Obbligato a vincere lo scudetto? Fa sorridere». Al riguardo Gattuso era stato inequivocabile un mese fa: «Sto giochino dello scudetto, non mi piace». Ma una settimana dopo l'eliminazione in Champions league, c'è poco da ridere: solo la vittoria del campionato potrebbe cambiare giudizi non solo sulla stagione ma sul progetto contiano all'ombra della Madonnina. L'Inter bocciata in Europa, deve trovare la grande conferma di aver svoltato almeno in Italia dopo quattro vittorie di fila in campionato. Battere il Napoli sarebbe un'iniezione di fiducia dopo aver perso con il Milan, pareggiato con l'Atalanta e la Lazio ed essere stato respinto con il Real Madrid due volte. L'opposto del Napoli che con le grandi ha trovato autostima nei due poker serviti alla banda di Gasperini e alla Roma, ma è stato ridimensionato a sua volta anche lui dal Milan.
E c'è proprio il Diavolo di Pioli a guardare dall'alto Conte e Gattuso, rispettivamente seconda e terza forza del torneo. Antonio e Rino, non è solo una sfida caratteriale sul ring di San Siro perché dopo una vita da mediani in panchina cercano la via del gioco. Con alterne fortune, come successo in questa stagione fatta di alti e bassi. Sarà una questione strutturale non solo di modi: il fisico dell'Inter che si appoggerà inevitabilmente ai muscoli di Lukaku (out Vidal e Sanchez), quelli che avrebbe dovuto garantire Osimhen al Napoli, ma il nigeriano è ancora out e quindi darà spazio all'attacco tascabile con Lozano-Mertens-Insigne, cercando peso altrove con Bakayoko e la diga Manolas-Koulibaly.
Il tormentone Eriksen va in panchina, mentre Hakimi-Young è il tandem scelto per le fasce dove Inter e Napoli cercano spesso fortuna. Conte e Gattuso se la giocano così. Si mettano il cuore in pace: è un Inter-Napoli con vista da scudetto.
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