Il contorno d'oro: tossina nei muscoli

Il colpo di karate del quasi avvocato massese Ceccarelli sui muscoli fragili del nostro campione olimpico Jacobs nella finale dei 60 indoor sull'unica pista al coperto decente della povera Italia ad Ancona

Il contorno d'oro: tossina nei muscoli

Il colpo di karate del quasi avvocato massese Ceccarelli sui muscoli fragili del nostro campione olimpico Jacobs nella finale dei 60 indoor sull'unica pista al coperto decente della povera Italia ad Ancona. Momento per riflettere anche per chi crede ciecamente nella fantasia dell'allenatore Camossi, meno in chi gestisce il personaggio Marcel che a Tokio, vincendo l'Olimpiade sui 100, la gara sublime che fa storia ci aveva regalato notti magiche.

Siamo preoccupati ? Abbastanza, anche se ci aspettiamo la sua ribellione agli europei al coperto, ammesso che si facciano ad Istanbul nella tragedia. Chi ha seguito Jacobs nella sua preparazione al caldo degli emirati ci ha raccontato quasi tutto, nessuno, però, ha cercato nella vita scintillante e un po' spericolata del nostro campione. Sulla striscia giallo blu di Ancona abbiamo rivisto un campione arrugginito, pensavamo che giocasse a mosca cieca per arrivare pronto a difendere il suo titolo europeo, poi quando ha detto che se fosse stato un 100 metri si sarebbe fermato perché la coscia gli diceva che le cose andavano male, ci siamo davvero preoccupati. Già nella sua carriera aveva dovuto abbandonare i salti per le risposte negative dei tendini, ma, per fortuna Camossi gli preparò una vita diversa. Vissuta bene fino alla notte magica nello stadio vuoto giapponese. Adesso dobbiamo soltanto aspettare. Vedremo se il contorno, tanta pubblicità, bei racconti, non ha nascosto l'usura del tempo.

Abituati al sistema di Carlo Vittori che fece di Pietro Mennea un fenomeno capace di stupire il mondo, abbiamo sempre guardato con sospetto la macchina da soldi che ha messo Jacobs sempre sul podio nelle cose spettacolari, nascondendo il principio di Churchill che soltanto con lacrime, sudore, sangue si arriva a vincere nelle battaglie e nelle guerre dove gli sfidanti sono sempre tantissimi. Una legge crudele degli sport che non accettano alibi, perché il cronometro smaschera chi racconta bugie.

Non

stiamo facendo del tremendismo. Crediamo nella coppia Jacobs- Camossi, meno in tutti quelli che si occupano del contorno dimenticando che per mantenere una corona bisogna battersi sempre, sapendo che nessuno ti regala niente.

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