Corinne, la "mister" che ha stregato la Francia

La Diacre primo allenatore donna in serie B sulla panchina del Clermont

Corinne, la "mister" che ha stregato la Francia

Non chiamatela allenatrice. Corinne Diacre è l'allenatore del Clermont Foot, squadra di Ligue2 che lunedì sera ha debuttato in campionato con una sconfitta (2-1) sul difficile campo del Brest. Il mazzo di rose con cui l'ha accolta Alex Dupont, allenatore dei bretoni, l'ha fatta sorridere, gesto di galanteria ma anche regalo per i 40 anni, che Corinne festeggiava sul campo. Qualche brivido anche al calcio d'inizio, e anche prima per l'applauso con cui i 10.000 spettatori l'hanno accolta al suo ingresso in campo.

Nata nel nord della Francia, Corinne ha il calcio nel sangue, fin da bambina. A 7 anni gioca già con il Saint-Chamond, a 14 passa al Soyaux, club di prima divisione. Da lì alla nazionale il passo è breve, a 18 anni (marzo 1993) debutta con “les blues” e dieci anni dopo diventa la prima francese a superare le 100 presenze internazionali. Chi l'ha conosciuta in quel periodo parla di lei come di una vera e propria professionista, abituata alla cura del dettaglio che ha mantenuto nelle sue prime esperienze da allenatore, nel campionato femminile con il Soyaux (2007-13) e come assistente del ct Bruno Bini in nazionale, e oggi con la stessa meticolosità allena il Clermont. Sicura di sé, Corinne subito dopo aver ottenuto il patentino per allenare in Ligue1 e Ligue2, nel mese di gennaio, ha contattato Pierre Bernes, il più importante agente francese (Menez, Ribery, Deschamps, Laurent Blanc) chiedendogli semplicemente di trovarle una squadra, ma forse neanche lei si aspettava che pochi mesi dopo sarebbe già stata su una panchina di Ligue2.

«I suoi primi passi sono già un successo e i giocatori aderiscono in pieno ai suoi discorsi, ai suoi metodi, alla sua volontà di costruire un gruppo solido e unito» così l'Equipe a pochi giorni dal suo debutto ufficiale, dopo alcune amichevoli piuttosto positive (un pareggio 0-0 contro il Bastia, squadra di Ligue1). Per capire se sarà un fenomeno in panchina c'è tempo, per ora lo è solo mediaticamente, visto che il suo debutto è stato seguitissimo in Francia. E poco importa che sul campo abbia vinto il Brest, anche perché i bretoni sono una squadra che punta alla Ligue1, mentre l'obiettivo stagionale per Corinne è la salvezza: «Sono fiera della ma squadra.

Io ho avuto 5 settimane per gestire la tensione del debutto, ora resta solo da vivere quella del primo match in casa». Ancora una passerella mediatica, poi dovrà essere solo il campo a far parlare di lei, nel bene o nel male.

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