Carlo Tavecchio ha rassegnato le dimissioni da presidente della Figc. Ha di fatto pagato il flop della Nazionale contro la Svezia e dopo il pressing di questi giorni ha deciso di mollare la poltrona. Ma chi è Tavecchio? Dopo un diploma in ragioneria ha intrapreso la carriera bancaria diventando dirigente della Banca di Credito Cooperativo dell'Alta Birianza. Poi ha fondato la Polisportiva di Ponte Lambro e per 16 anni è stato il presidente della Asd Pontelambrese. Da qui comincia la sua corsa verso la Federcalcio. La presidenza arriva nel 2014. Di fatto la sua elezione è stata accompagnata da una polemica per una frase offensiva verso i giocatori extracomunitari. Di fatto però durante il suo mandato in azzurro è arrivato Antonio Conte che di fatto ha accompagnato la Nazionale italiana agli Europei del 2016 con un'emilinazione ai quarti di finale. Poi il disastro azzurro con la mancata qualificazione ai mondiali con la guida della squadra affidata a Gian Piero Ventura. Il percorso nella dirigenza della Figc comincia con un posto da consigliere nel Comitato Regionale Lombardia nella Lega Dilettanti. Ruolo questo che ricopre dal 1987 al 1992. Nel 1996 è presidente del Comitato regionale lombardo e vice presidente della Lega Nazionale Dilettanti. L'incarico di presidnete della Lega Dilettanti arriva nel 1999. Nel 2007 diventa vicepresidente della Figc. Nel 2009 diventa vice presidente vicario. Il grande salto arriva nel 2014. Abete rassegna le dimissioni dopo il disastroso mondiale in Brasile e 18 club di serie A appoggiano il nome di Tavecchio.
L’11 agosto 2014 viene eletto presidente della Federcalcio italiana con il 63,63% dei voti, prevalendo su Demetrio Albertini, l’altro candidato. Nel marzo scorso, quando con ilò sostegno di Lega A, Lega D, AIAC e AIA, Tavecchio è riconfermato presidente della Figc, questa volta con il 54,03% dei voti. Oggi l'atto fianale con le dimissioni.
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