Darmian, il soldatino che fa più ricca l'Inter

Sempre sull'attenti, è uomo prezioso per ogni squadra. Inzaghi l'ha capito. Domenica ci sarà di nuovo Skriniar ("perdonato" dalla Curva)

Darmian, il soldatino che fa più ricca l'Inter

C'era un volta il soldatino Di Livio. Correva e segnava, difendeva e attaccava. Giocava a destra come a sinistra. Un campione di gregario o un gregario campione. Oggi il soldatino perfetto è Darmian Matteo, anni 33, da Legnano e primi calci nel Milan, esordio in Serie A compreso. Poi l'affermazione col Toro e a 26 anni il grande salto in Premier League, allo United, voluto addirittura dal santone Van Gaal. Gli va peggio quando a Manchester arriva Mourinho, e allora, dopo tanta panchina, il ritorno in Italia. Prima Parma e poi Inter, scelto da Conte nell'anno dello scudetto. Darmian non è mai titolare, ma gioca sempre. Fa il terzo in difesa o il quinto a centrocampo, più spesso a destra, ma va anche a sinistra. Un gregario che fa gol, già 8 in 2 anni e mezzo con l'Inter, ma soprattutto uno che risponde sempre presente e non va mai sotto il 6. Un soldatino, appunto.

Suo il gol all'Atalanta che ha spinto l'Inter alla semifinale di Coppa Italia, la quinta in 7 anni per Simone Inzaghi, che a Darmian s'è affezionato in fretta. «E come puoi non volergli bene? È giocatore prezioso, importante, sempre utile». Contro Cremonese e Atalanta ha giocato al posto di Skriniar, domenica tornerà sulla fascia, al posto del titolare Dumfries. L'olandese ha gli alti del campione, ma vive spesso momenti di bassa forma, come questo. Aspettandone la risalita, Inzaghi punterà ancora sul soldatino Darmian.

«Da piccolo ero innamorato di Batistuta e Rui Costa», ha raccontato Matteo a Dazn. «Ma poi sono diventato interista. Il mondo nerazzurro è pieno di passione e un po' di pazzia, voglio vincere ancora, cominciando col derby». Darmian è giocatore di applicazione più che di talento, ma è uno di quelli che riempie le rose di un allenatore. A proposito, poco alla volta Inzaghi sta finalmente recuperando Lukaku, anche se contro il Milan toccherà ovviamente di nuovo a Dzeko fare coppia con l'intoccabile e neo capitano Lautaro Martinez (in assenza di Brozovic).

Skriniar torna a disposizione, dopo la squalifica e la partita saltata per ovvi motivi. Chiaro che Inzaghi, ogni volta che sarà possibile, lo sfrutterà da qui a fine stagione, cominciando dal derby. «Nessun dubbio: sarà molto utile. È un grande professionista, la sua scelta va rispettata». E il pensiero di Darmian è sorprendentemente anche quello della Curva Nord, i cui rappresentanti hanno raccontato sui social di avere incontrato Skriniar e di averne condiviso la motivazione a lasciare l'Inter.

Che però sembrava abbastanza chiara a tutti, anche prima del loro incontro: 9 (milioni) sono più di 6, il fascino di giocare con Messi e Mbappé, la possibilità concreta di vincere molto. Manca qualcosa? Improbabile. Resta che a sentire gli ultrà, Skriniar non sarà contestato. Nel nome dell'Inter.

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