Sarà anche una rampa di lancio verso il futuro, ma una domenica di passione ha fatto sprofondare Dazn nel passato più remoto. Schermo nero, fermo immagine o caricamento a vuoto. Chi non poteva appoggiarsi alla stampella del satellitare con Sky, dove un messaggio in sovrimpressione ha subito evidenziato i concomitanti problemi di Dazn invitando a seguire le partite sul proprio canale pay, è rimasto senza immagini per Inter-Cagliari e Verona-Lazio. App completamente in tilt anche per i servizi on demand, una voragine ben più vasta rispetto al primo anno quando i singhiozzi generati dal buffering avevano caratterizzato il debutto della piattaforma streaming. La cara vecchia radio ha ribadito la sua forza senza tempo salvando molti mentre un grosso punto interrogativo è calato sul prossimo triennio, con Dazn detentrice dei diritti per trasmettere la Serie A in streaming e con 7 match su 10 in esclusiva. In questo modo far presa sul futuro - si legga Generazione Z - diventa un'impresa impossibile.
Intanto ieri il risveglio di migliaia di appassionati è diventato un incubo, amplificato dal fatto che il flop è coinciso con l'impegno dell'Inter capolista. Tentativi (vani) di riavviare la propria connessione o di cambiare dispositivo, accontentandosi dello smartphone anziché del computer portatile, finché in pochissimi minuti una tempesta di messaggi e improperi ha invaso l'assistenza clienti e i social. Persi tutti i primi 45', il conduttore Nicola Savino ha lanciato un appello disperato: «Non potete mandare un signore che attacca un cavo (o che schiaccia enter) e mette in chiaro a tutti gli abbonati Sky il canale 209?». Invece il giornalista Enrico Mentana si è attrezzato diversamente: «Ho dovuto seguire la partita da un canale turco. Due ore di app in tilt non sono tollerabili. Dazn non è riuscita in tutto questo a inviare nemmeno una riga di spiegazione o di scuse. Un danno di reputazione enorme». Il disservizio ha riguardato anche i tifosi disseminati in giro per l'Europa, visto che il medesimo schermo nero sull'applicazione di Dazn compariva a prescindere dalla rispettiva posizione. Così paradossalmente chi ha sottoscritto un abbonamento si è ritrovato senza partita mentre chi ha fatto ricorso ai siti pirata è riuscito quantomeno a godersi le immagini dei successi di Inter e Lazio. «Siamo dispiaciuti - ha commentato Dazn - il problema è derivato dal fallimento del servizio di autenticazione fornito da un partner esterno». Poi la conclusione: «Il nostro partner sta cercando di risolvere la problematica. Stiamo investigando la natura del danno ed eventuali responsabilità».
Nemmeno il tempo che venisse diramata una nota di scuse e anche la sfida dei biancocelesti è andata incontro al medesimo destino, con l'unica salvezza rappresentata dalla possibilità di vederla su Sky.
Acerrima nemica di Dazn nella corsa al nuovo triennio: altro paradosso di una domenica all'incontrario. Settembre, con il prossimo campionato sull'app, è dietro l'angolo. Il futuro è a portata di mano, ma Dazn si ritrova davanti una montagna da scalare.
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