Il Diavolo 10 anni in mano a famiglie arabe

Solo il 30% a Investcorp e fondi satelliti, il resto sarà capitale permanente

Il Diavolo 10 anni in mano a famiglie arabe

Le ultime indiscrezioni finanziarie sull'operazione Investcorp Milan confermano le anticipazioni del Giornale del 29 aprile. La prima è che l'acquisto sarà finanziato in parte con capitale, in parte a debito. La seconda è che il veicolo che rileverà il Milan avrà al suo interno una cospicua parte di soci esterni al fondo: la maggioranza farà capo a una sorta di cordata di grandi investitori e family office del Golfo Persico, storici clienti di Investcorp, che entrano nel Milan per restarci a lungo. Le conferme sulla natura di un'operazione che nasce nella dimensione del private equity ma che assume una fisionomia più simile a un impegno di lungo periodo, arrivano dal Sole 24 Ore.

Secondo il quotidiano di Confindustria, il fondo del Bahrein Investcorp avrebbe mobilitato 800 milioni di euro di risorse. Mentre la differenza per arrivare al valore totale negoziato del Milan, quantificato in 1,180 miliardi, verrebbe messo a disposizione dalle banche che entreranno nell'operazione. La quota di debito, quindi, sarà la differenza tra il valore finale negoziato meno gli 800 milioni cash e meno l'indebitamento netto attuale del Milan. Gli 1,180 miliardi di cui si parla, infatti, sono quello che in gergo si chiama enterprise value: il valore della società al lordo del debito. Quindi, quando si compra, dal prezzo pattuito si deve sottrarre il valore dell'indebitamento netto, che nel caso del Milan ammonta a circa 100 milioni. Per cui, se si parte da 1,180, si toglie il debito e si versano 800 milioni, la parte da coprire con nuovo debito sarà nell'ordine dei 280 milioni, salvo rettifiche della fase di due diligence in corso. Le cifre in circolazione differiscono un po' tra loro, ma il calcolo finanziariamente corretto è questo: tutto dipende dal prezzo negoziato e dalla due diligence. Quanto di questo nuovo debito finirà poi in pancia allo stesso Milan dipenderà dalla struttura finanziaria dell'operazione, con un paletto bel preciso perché il costo del debito non dovrà pesare sul margine operativo fino ad annullarlo. Ma questo è il pane quotidiano del private equity. Per cui l'operazione segue le stesse logiche di tante altre in corso d'opera.

Particolare sarà invece la proprietà: Investcorp, con alcuni dei suoi fondi, svolgerà il ruolo di socio solo per un 30% del capitale del veicolo che acquisterà il Milan dal fondo Elliott.

Mentre il 70% arriverà come permanent capital direttamente dalle famiglie interessate all'operazione proposta loro da Investcorp. I fondi manterranno l'orizzonte dei 4-5 anni e potranno quindi subire una rotazione. Mentre le famiglie degli Emirati entreranno con un'ottica nell'ordine dei 10 anni. E sarà un Milan d'Arabia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica