''Ho sbagliato a restare a cena fuori, mi scuso. Ma non era una festa...'' sono le parole di Paulo Dybala pubblicate ieri con una storia su Instagram.
Serviva un segnale, anche una semplice ammissione di colpa per fermare i tifosi arrabbiati. La Juventus aveva fatto sapere di multare McKennie, Dybala e Arthur, che la scorsa sera sono stati sanzionati dai carabinieri per avere partecipato, nella villa del centrocampista statunitense, a una festa privata. Nel pomeriggio, si è fatto vivo Dybala su Instagram che in una storia ha scritto: ''So che in un momento così difficile nel mondo per il Covid sarebbe stato meglio non sbagliare, ma ho sbagliato a rimanere a cena fuori. Non era una festa, ma ho sbagliato lo stesso e mi scuso'', le parole dell’argentino. Ancora nessuna traccia sui social, invece, da parte di Weston McKennie e Arthur Melo.
La ricostruzione
Alla festa, come detto, erano presenti i calciatori della Juventus con fidanzate e amici. Secondo alcune ricostruzioni, anche altri giocatori avrebbero partecipato alla cena, prima dell’arrivo dei carabinieri. Ciò che importa è ovviamente il prolungamento del ritrovo oltre l'orario del coprifuoco (le ore 22) ed evidentemente nel mancato rispetto delle norme anti-Covid. A quanto pare McKennie non avrebbe aperto immediatamente il cancello alle forze dell'ordine ma lo ha fatto solo in un secondo tempo. Tuttavia non rischia accuse di resistenza a pubblico ufficiale ma è stato identificato - come tutti i presenti - e sarà sanzionato per il mancato rispetto delle norme anti-Covid. Una volta entrati, infatti, i carabinieri hanno constatato che in casa era in corso una festa. A quel punto hanno posto fine alla serata e rispedito tutti presso le rispettive domiciliazioni, previa verbale di circostanza, con annessa multa da 400 euro pro capite.
La vicenda è stata chiarita dal vicino di casa di McKennie, colui che ha allertato l'intervento delle forze dell'ordine. Al Corriere della Sera fa sapere: "Non credo che essere un calciatore famoso dia il diritto di essere sopra le regole. Verso le 22.30 sono uscito a portare a spasso il cane, ho visto una fila di auto parcheggiate a bordo strada e un gruppo di persone, tutte senza mascherina, di fronte al cancello. C’erano Mercedes con targa spagnola, tante Jeep e poi sono arrivati diversi taxi con a bordo giovani ragazze. Visto che le cene tra amici non sono consentite e il coprifuoco era scattato da un pezzo, ho deciso di avvertire le forze dell’ordine".
La decisione della Juve
Il club bianconero sceglie il pugno duro. La dirigenza ha deciso di non lasciarsi rabbonire dalle scuse dei diretti interessati, espresse de visu o pubblicamente. Così alla multa (fino al 30 per cento di una mensilità netta), si sono aggiunte anche la sospensione temporanea dagli allenamenti e la non convocazione per il derby contro il Torino.
La decisione è stata annunciata in conferenza stampa da Andrea Pirlo: ''I tre giocatori coinvolti nella cosa successa l’altra sera non sono convocati per la partita di domani: riprenderanno a lavorare poi col tempo e vedremo quando''. ''La decisione l’ho presa io, per quanto riguarda la parte tecnica, e la società ha fatto il resto prendendo la propria parte di decisioni'', ha poi aggiunto il tecnico bresciano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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