E Agnelli torna su Calciopoli: «Condannati senza una prova»

E Agnelli torna su Calciopoli: «Condannati senza una prova»

Ancora Andrea Agnelli a Stamford Bridge. Questa volta però non per assistere alla sfida di Champions League tra il Chelsea e la sua Juventus, ma per partecipare al convegno “Leaders in Football”. Una buona occasione - l'ennesima - per ribadire che la Signora è sempre stata pulita e che in Calciopoli ha avuto il ruolo della vittima: «Non esiste una singola prova contro la Juve - ha detto il presidente bianconero -. Le conclusioni si basano su fatti presunti. La corte di giustizia ha detto che la stagione 2005-06 non è stata influenzata in alcun modo, così come è stato stabilito che la stagione 2004-05 non è mai stata sotto investigazione».
Nessuna marcia indietro rispetto al convincimento del popolo juventino, riassumibile in «è stata tutta una bufala, abbiamo pagato quasi solo noi». E nessun dubbio nemmeno circa l'estraneità di Conte nella vicenda calcioscommesse che lo coinvolge per fatti risalenti a quando era allenatore del Siena: «Mi sono bastati due minuti di faccia a faccia con lui per convincermi della sua innocenza e per rinforzare ulteriormente il nostro rapporto». Granitico. E ficcante, anche, quando è chiamato a esprimersi sul fair play finanziario: «Noi ci stiamo adeguando, ma mi chiedo anche se tutte le altre società stanno facendo lo stesso, in Italia come in Europa». Il riferimento va al Paris Saint-Germain ma non solo, viste le recenti folli spese del Manchester City et similia: Platini, presidente Uefa, ha già detto che non ci saranno sconti per nessuno, ma evidentemente Agnelli non ci crede fino in fondo e comunque aspetta tutti al varco.

Infine, il sogno Champions: «Dobbiamo provare a conquistare ogni competizione cui partecipiamo. La Champions League è la manifestazione più importante e prestigiosa del continente: noi, per rispetto alla storia di questa società, dobbiamo cercare di vincerla».

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