Effetto Jannik: l'Italtennis semifinalista in ogni tabellone

Paolini, impresa in singolo e doppio (con la Errani). Fra gli uomini Bolelli-Vavassori. Pietrangeli: "Il migliore resto io"

Effetto Jannik: l'Italtennis semifinalista in ogni tabellone
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Chiamatela associazione "J&J". Jannik Sinner e Jasmine Paolini sono i Fratelli d'Italia con la racchetta in mano sulla terra rossa del Roland Garros. Dopo la semifinale raggiunta dall'altoatesino e la conquista del primato nella classifica mondiale per via del ritiro di Novak Djokovic a causa dell'infortunio al ginocchio destro, la toscana ieri ha risposto presente in maniera sorprendente. Ben poche le chance date a Jasmine, contro la forte kazaka Elena Rybakina. Il gioco potente della n.4 del ranking è stato letteralmente disinnescato dall'allieva di Renzo Furlan, che con lo score di 6-2 4-6 6-4, ha ottenuto il primo accesso al penultimo atto di uno Slam, valso anche la top-10 virtuale. Paolini, infatti, è entrata a far parte di quel gruppo d'atlete in grado di raggiungere quell'elite (top-10) in casa Italia. Il riferimento è a Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta e Roberta Vinci.

Adesso c'è anche chi a 28 anni sembra aver trovato la via del coraggio e della consapevolezza. «Ho dato tutto quello che avevo in ogni scambio, soffrendo nel secondo parziale, ma riuscendo a resettare e a vincere», le parole della toscana dopo la vittoria ottenuta sul Philippe Chatrier. E così, per la prima volta, l'Italia ha potuto sfoggiare un semifinalista nel singolare maschile e una semifinalista nel singolare femminile nella stessa edizione di un Major nell'Era Open. Senza dimenticare i riscontri ottenuti anche dai doppi: Bolelli/Vavassori e Paolini/Errani anche loro al penultimo atto. Tutti in scia a Sinner, lungo un'autostrada che porta al primato. Percorso dritto e scorrevole per Jannik se si pensa a quanto accaduto a Djokovic. La generosità di Nole, contro l'argentino Francisco Cerundolo, è costata caro e il menisco lesionato ha reso necessario un intervento chirurgico. Un problema che non dovrebbe richiedere una riabilitazione così lunga. Il recupero dovrebbe durare circa tre settimane, ma dipenderà anche da altri fattori. Nei fatti la presenza del campione nativo di Belgrado è altamente improbabile per Wimbledon (inizio il 1° luglio), mentre il serbo cercherà a tutti i costi di partecipare al torneo olimpico che si terrà sempre sui campi del Roland Garros (al via il 27 luglio).

In questa corsa contro il tempo, considerando i vari punti in scadenza nella classifica mondiale, i presupposti per Jannik di rimanere in vetta ci sono tutti anche per convincere Nicola Pietrangeli, riluttante ad accettare i riscontri del pusterese: «Con Sinner sto correndo il pericolo di non essere più il n.1 italiano alltime, ma per il momento lo sono ancora».

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