Ci sono diversi modi per comprare i voti alle elezioni. Molti ricordano lo stratagemma usato nel secondo dopoguerra dall'armatore e presidente del Napoli Achille Lauro, che al suo futuro elettore dava una scarpa. L'altra, dopo essersi assicurato che il poveretto avesse votato proprio lui. Invece, nel Perù del 2018, per "convincere" gli elettori a votare il candidato "giusto" si è arrivati a utilizzare una merce di scambio molto particolare e altrettanto persuasiva: le figurine Panini.
La "Blanquirroja", la nazionale di calcio peruviana, si è qualificata ai Mondiali per la prima volta dal 1982 e nel Paese si registra un entusiasmo senza precedenti. I tifosi cercano di accaparrarsi con ogni mezzo le figurine dei loro beniamini che giocheranno in Russia. Ma c'è un problema: le scorte di figurine sono già in esaurimento. Secondo il quotidiano inglese The Sun, nei primi 27 minuti di vendita sono stati acquistati 10 mila album, mentre nel giro di 10 giorni i peruviani hanno polverizzato qualcosa come 140 tonnellate di pacchetti. Tanto per fare un confronto, quattro anni fa ne furono vendute complessivamente 40 tonnellate.
Il Paese è in preda a una Panini-mania, le figurine sono introvabili e ogni giorno scoppiano risse e tafferugli tra i tifosi alla ricerca della figurina mancante. Da questa situazione, c'è chi ha preso spunto per lanciare un'idea tanto coraggiosa quanto geniale: promettere pacchetti di figurine in cambio di voti. Succede a Chorrillos, distretto di Lima, la capitale del Paese, dove a ottobre ci saranno le elezioni.
Una candidata, Betsy Cortegana, si è lanciata in una promessa elettorale molto particolare: "Figurine gratis a chi mi voterà". Intanto i falsari sono al lavoro: la polizia ha sequestrato figurine false che avrebbero fruttato circa 300 mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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