La Francia riscopre il calcio champagne Svizzera, che incubi

Cinquina dei galletti, trascinati da Giroud e Benzema Elvetici mai in partita, Behrami e Inler che delusioni

La Francia riscopre il calcio champagne Svizzera, che incubi

A un certo punto Matuidi, numero 14 della Francia, ha vinto un tackle e si è portato avanti palla al piede. Tutta la Svizzera si è messa al suo inseguimento, chi a piedi, chi a cavallo, e qualcuno è anche riuscito a raggiungerlo. Un paio, forse tre, gli sono montati sulle spalle, ma Matuidi niente, ha continuato nella sua azione palla al piede e a un certo punto l'ha messa in mezzo. La differenza, oltre ai cinque gol che sono sempre un bell'indizio, è stata tutta qui, perchè dall'altra parte c'era Valon Behrami che non ha dato neppure un segnale di essere in vita al resto del mondo. Quando è uscito non se n'è accorto nessuno perchè nessuno si era accorto che aveva giocato per 45 minuti. Non è stato l'unico a esibirsi in questo modo, i celebrati Shaqiri e Stocker non hanno fatto molto meglio e neppure l'altro napoletano Inler si è guadagnato gli applausi.
Dire che la Francia è una seria pretendente al titolo è facile, Dzemaili ha messo dentro il 5-1 e Xhaka il 5-2 quando ormai erano tutti in doccia, prima solo sciabolate, gol a raffica, un rigore sbagliato da Benzema e Benaglio preso a pallate senza ritegno.
In due minuti tutto risolto, ma per davvero, gol di Giroud al 17', replica di Matuidi al 18', la Svizzera neutra, come al solito. Adesso bisognerebbe chiedersi se qualcuno aveva dato credito a questo Olivier Giroud, 1,92 di altezza, 22 gol in 45 presenze in stagione con l'Arsenal in cui ha giocato le ultime due Premier. É uno dei miracolati del Montpellier stagione 2011- 12, quello che vinse lo scudetto lasciando a occhi spalancati tutti i filosofi che vogliono il calcio moderno un gioco ormai stereotipato dove vince chi ha più soldi. Olivier Giroud in quella squadra fece 21 gol e vinse la classifica dei cannonieri. Era a un passo ma se lo prese Arsene Wenger per 12 milioni e Laurent Blanc lo fece esordire nei Blues. Ieri sera è saltato su calcio d'angolo lasciando giù due personaggi tipo Lichtsteiner e Behrami che lo hanno visto salire fino a perderlo di vista nel cielo di Salvador de Bahia. Al culmine della spinta ha colpito di testa e ha messo dentro l'1-0 per la Francia. Succede, ma la potenza dell'esecuzione ha fiaccato i garretti elvetici più dello svantaggio, la Svizzera è letteralmente sparita dal campo, al 20' Benzema, spalle alla porta, ha alzato di testa di un soffio oltre la traversa, poi al 31' ha fallito un rigore sempre con Benzema e al 40' ancora quel diavolo di Giroud ha acceso un contropiede micidiale con mezza nazionale rossocrociata che lo inseguiva, e senza girare la testa ha messo in mezzo per Valbuena che di piatto a porta vuota ha messo dentro il 3-0.
Poi nel secondo tempo c'è stata un po' più di partita perchè la Francia onestam,ente era già andata oltre le attese e il Mondiale è solo alla seconda giornata, mentre gli Svizzeri comunque l'orgoglio ce l'hanno anche loro. Suqdar giovanissima, unico trentenne oltre al portiere Benaglio è Lichtsteiner, ci sarebbe anche Von Bergen ma Olivier Giroud grande portagonista in tutti i sensi della notte francese, lo ha mezzo accecato subito, dopo otto minuti, infilandoglila punta della scarpa nell'occhio sinistro. Glielo ha mezzo cavato, il povero Von Bergen è uscito con un panno intriso di sangue, al suo posto Philippe Senderos, suo il clamoroso errore che consentirà a Benzema di mettere giù il quarto gol.
Mancavano una ventina di minuti alla fine, e sembrava che la Svizzera almeno un gol lo meritasse, invece Pogba appena entrato proprio in sostituzione di Giroud, ha servito Benzema in area, Senderos in ferie, legnata da pochi metri, ancora un po' Benaglio si è spostato per non prendersela in testa, invece le è passata fra le gambe aperte.

Poi ci si è messo pure Moussa Sissoko su assist di Karim Benzema, 5-0
I gol potevano anche essere una dozzina, lo ha sfiorato pure Evra arrivato dalla sua area fino al cospetto di Benaglio prima di essere colpito sulla caviglia e riuscire ugualmente a calciare ma sopra la traversa.

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