Un altro mistero tinge di giallo la morte di Marco Pantani. La procura di Rimini, che lo scorso agosto ha aperto un’indagine con l’ipotesi di omicidio, ha messo gli occhi su un fax inviato alle 20.50 del 16 febbraio 2004 dal medico legale Giuseppe Fortuni al magistrato di Rimini Paolo Gengarelli che lo aveva incaricato di eseguire l'autopsia. "Al termine dell’esame autoptico sulla salma - si legge sul fax - la informo che il decesso può datare attorno alle ore 17 del 14 febbraio 2004... Allo stato attuale delle indagini medico-legali, la causa può essere indicata in un collasso cardiocircolatorio terminale". Peccato che nel rapporto depositato a marzo la collocazione del decesso è stata nuovamente cambiata: secondo il pm Pantani, che riporta i dati del dottor Francesco Toni che per primo analizzò la scena del "delitto" al Residence Le Rose di Rimini, sarebbe morto tra le 11.30 e le 12.30 del 14 febbraio.
La vistosa e inspiegabile incongruenza tra i due orari che tentano di fissare la morte di Pantani è stata portata alla luce da Marco Bonarrigo sul Corriere della Sera. L'orario riportato dal rapporto compilato da Fortuni è stato confermato dalla recente perizia del professor Francesco Maria Avato, il consulente della famiglia Pantani che ha posticipato la morte di un quarto d'ora. "Per quale motivo formalizzare un orario di morte incompatibile con le evidenze scientifiche?", si chiede Bonarrigo evidenziando che sull’orario del decesso spunta un altro aspetto inquietante.
Nel filmato della scientifica visionato dal Corriere della Sera è possibile vedere il Rolex Daytona al polso del ciclista romagnolo: le lancetta sono ferme e segnano le cinque meno cinque. Adesso sull'orologio è stato avviato a una perizia accurata perché, funzionando con la carica automatica, si ferma se resta fermo per cinquanta ore o subisce un forte colpo. Sercondo una attenta ricostruzione, il Daytona avrebbe preso un colpo fortissimo intorno alle cinque meno cinque del 14 febbraio, momento in cui Pantani era sicuramente vivo. "Qui il giallo vira verso il nero - si interroga Bonarrigo - se Pantani è morto attorno alle 12, bisogna spiegare perché l’orologio si ferma alle 17, la medesima ora indicata nel primo rapporto di Fortuni".
Tra i misteri che il procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, sta cercando di dipanare c'è sicuramente la presenza di persone nella stanza B5 del Residence Le Rose di Rimini. Secondo una prima ricostruzione, non saarebbe entrato nessuno all'infuori di Pantani nei tre giorni prima della morte. Ma adesso spunta il dubbio che in quella stanza possa essere entrato qualcuno sia prima del decesso sia dopo.
Qualcuno che avrebbe messo a punto la sceneggiata di una camera "messa a completamente soqquadro in un delirio da cocaina" dove gli inquirenti non trovarono mai un solo oggetto danneggiato. Lo stesso qualcuno che avrebbe potuto colpire tanto forte il Rolex di Pantani da fermarlo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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