I ventisei (più due) di Mancini. Fatta l'Italia, ma senza Kean

Escluso l'attaccante del Psg. Raspadori no, dentro Politano I ballottaggi: Cristante c'è se Sensi out, più Toloi di Mancini

I ventisei (più due) di Mancini. Fatta l'Italia, ma senza Kean

Interpellato, Gigio Donnarumma ha risposto. Con un messaggio tutta da decifrare ma che risponde perfettamente alla questione lanciata ieri da il Giornale. E cioè: c'è il rischio concreto che il portiere della Nazionale si presenti alla partita inaugurale dell'11 giugno a Roma contro la Turchia con i panni del disoccupato. Su Instagram, Donnarumma ha pubblicato una foto estiva dal ritiro in Sardegna con il dito che indica la testa e una bandiera tricolore. Tradotto dal raiolese: Penso solo alla Nazionale. A dire il vero il suo ct, in tempi non sospetti, ha sempre ripetuto che avrebbe gradito, per tutti i 26 convocati, una definizione del loro destino futuro entro l'inizio del torneo. Nel caso di Donnarumma, come raccontano cronisti attendibili al seguito della comitiva azzurra, il futuro di Gigio è l'unico ancora incerto. Anche perché sul punto da Torino fanno sapere che a meno che non arrivi qualcuno a prendersi Szczesny non sono previste trattative serrate per il portiere ex milanista. Una consolazione però Donnarumma può esibirla: nel suo ruolo di portiere titolare, nessuno lo discute anche se i più lucidi ricordano che quando il giovanotto è finito al centro di un caso (europeo under 21 e vigilia di Juve-Milan) il suo rendimento in campo non è stato certo dei migliori.

Ieri pomeriggio piuttosto Roberto Mancini ha fatto luce sulle sue scelte in materia di rosa dei 26 da portare all'europeo restringendo il numero a 28 per lasciarsi qualche altro giorno di tempo in modo da valutare le condizioni fisiche di Sensi e Raspadori che sono gli unici due che ballano perché gli altri ballottaggi sono stati già scolpiti. E a rendere l'idea in sintesi possono bastare questi tre nomi: Meret, Toloi, Pessina. Sono loro i prescelti per i tre settori decisivi del gruppo. Il portiere del Napoli è il terzo dietro Donnarumma e Sirigu, il difensore di casa Gasperini è stato giudicato più adatto di Mancini perché ha già giocato la Champions league che è un banco di prova importante, stesso discorso per Pessina che già nella precedente amichevole di Cagliari aveva colto l'occasione per segnalare le qualità che non sono solo fisiche e tecniche, ma anche morali. Già, servono anche queste in un torneo concentrato in un mese di tempo.

Simbolica in questo senso è l'esclusione dalla lista degli attaccanti di Kean e Raspadori. Quest'ultima ha motivazioni esclusivamente fisiche: l'attaccante bolognese si è fermato due volte nel Sassuolo dopo tanta panchina. Fosse stato sano sarebbe arrivato lui al posto di Politano che invece è in grande spolvero grazie al finale col Napoli di Gattuso. Clamorosa invece è l'esclusione di Kean, uno che al PSG ha addirittura tolto il posto a Icardi. La spiegazione anche qui porta a Raiola e ai suoi assistiti.

Il giovanotto a Cagliari in un tempo ha consumato tutto il credito che gli era stato aperto dal ct. Adesso deve tornare a casa e meditate. Ultima notizia: i due azzurri provenienti dalla finale di Champions Emerson e Jorginho arriveranno il 2 giugno in ritiro.

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