Inter e Juventus, comunque vada i "conti" non tornano

Comunque vada, qualche conto non tornerà. Si dirà: una cosa è cucirsi lo scudetto sulla maglia, un'altra scucirselo

Inter e Juventus, comunque vada i "conti"  non tornano

Comunque vada, qualche conto non tornerà. Si dirà: una cosa è cucirsi lo scudetto sulla maglia, un'altra scucirselo. Una cosa è cercar danari per una nuova campagna acquisti dopo aver compiuto la missione ed un'altra ritrovarsi con i costi esagerati per Cristiano Ronaldo e vederlo, al massimo, vincere la classifica dei cannonieri. O magari la coppa Italia. Peggio, poi, se la Juve non riuscisse nemmeno a qualificarsi per la zona Champions. E qui siamo a pesare i bilanci di Inter e Juve in ogni senso. Diamo l'Inter ormai scudettata anche se Moratti, che si intende di delusioni, consiglia di non contare i punti per scaramanzia. Ma non diamo per certo che la Juve riesca ad infilarsi in Champions league con quel che ne consegue dal punto di vista economico. Il flop della Superlega è stata una batosta finanziaria per entrambe, ma se poi si aggiunge batosta a batosta... L'Inter potrà godersi lo scudetto, spingere l'esaltazione finchè Zhang (sempre che si presenti) e Conte non si metteranno al tavolo: a quel punto il presidente dovrà mostrare i conti e la sostanza economica per arricchire la squadra, nel senso dei giocatori, ma pure del premio scudetto. Senza dimenticare gli stipendi da pagare. Non basterà un prestito da 250 milioni, destinati ad altri fini, per rimettere il club in linea di volo verso una campagna acquisti che piaccia al tecnico. Eppoi ci sono quelle storie sul bilancio, sugli sponsor cinesi vicini a Suning che entrano ed escono dai conti, intervenuti investendo circa 300 milioni quando il club aveva bisogno di aumentare i ricavi. I padroni stranieri di club, si tratti di Italia o Inghilterra, ci hanno abituato a performances da grandi equilibristi. All'Inter dicono che è tutto chiaro. Ma queste storie potrebbero incuriosire Figc (Covisoc ci cova) e Uefa.

Insomma la società dovrà dimostrare di essere campione anche nella gestione economica che, in questo anno, ha fatto tremare la squadra più degli avversari. Ne sa qualcosa la Juve, che non ne ha imbroccata una, e non ha ancora chiuso il conto: con la classifica e con se stessa.

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