Inter «piccola» fuga. Napoli colpi «big»

La capolista costruisce il primato dalla sesta in giù. Gli azzurri imbattuti con le altre grandi

Inter «piccola» fuga. Napoli colpi «big»

Si vince lo scudo negli scontri diretti o non lasciando punti alle piccole? «Se fosse stata boxe, avrebbero gettato la spugna», Sarri domenica verso le nove.

«Nel primo tempo siamo stati meglio noi e De Rossi ha segnato un gol regolare», Garcia poco dopo. Un'analisi talmente coerente da far rizzare i peli, Napoli-Roma è finita 0-0, nessuna conclusione giallorossa in porta. Un'ora dopo Juventus-Fiorentina, Paulo Sousa con un finale molto portoghese e Cuadrado che confessa: «Ho segnato, ma volevo passarla a Khedira».

La 16ª era ritenuta una giornata chiave per fare luce sul campionato perché sono stati giocati gli ultimi due incroci del girone d'andata, finiti gli scontri diretti fra le cinque pretendenti a scudetto, zona Champions e Europa League. Si può tirare una prima riga, l'Inter è davanti con quattro punti sulle seconde, la Juventus sta arrivando, ma la personalissima classifica degli scontri diretti dice altre cose. Il Napoli, mai in trasferta, è in testa, è imbattuto, ha segnato più reti e Higuain con 4 gol è il capocannoniere del mini torneo con Kalinic.

Forte, anzi fortissimo con le prime, debole con le altre, solo 22 punti in 12 partite, sconfitto da Sassuolo e Bologna, poi pareggi con Samp, Empoli, Carpi e Genoa. Ne ha lasciati 14 per strada, concentrazione al top quando l'avversario è di prestigio, approccio meno intenso se la partita è più semplice, il Dall'Ara è stato chiaro, due gol nei primi venti minuti, solo sul 3-0 e nel recupero, quando è diventata caldissima la situazione, Higuain ha dato la scossa. L'opposto di Inter e Juventus che ha perso a Roma e a Napoli, pareggiato con l'Inter ma con le piccole ha fallito pochissimo se si esclude l'inizio zoppicante e il Sassuolo alla 10ª. Identico discorso per la prima in classifica, l'Inter con le piccole è stata letale, mai sconfitta, 32 punti su 36.

Dietro il Napoli in questa sfiziosa classifica c'è la Roma che ha battuto al Franchi la Fiorentina e

all'Olimpico la Juventus, imprevedibile e inaffidabile. Il quesito resta come quelle teorie che vorrebbero spiegare come vincere all'inizio non sia importante, lo è di più perdere nelle ultime giornate. Questa però sembra più salda.

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