La Juve sogna il «double» e spera di copiare Lippi

La Juve sogna il «double» e spera di copiare Lippi

John Elkann vuole campionato e Coppa Italia per la Juventus che nel cuor gli sta. Magari non come al cugino Andrea Agnelli, però è un fatto che Exor è l’azionista di maggioranza della società di corso Galileo Ferraris e che, pur non comportandosi da ultras, il nipote prediletto dell’Avvocato tifa affinché la Signora chiuda la stagione in maniera trionfale. Campionato e Coppa Italia, addirittura, per quelli che Elkann ha immaginato come «ventiquattro leoni che giocano come uno solo»: un double che in casa bianconera manca dalla stagione 1994-’95, allenatore Marcello Lippi. Esordiente sulla panchina della Juventus proprio come Antonio Conte. Quella Juve non vinceva il tricolore da nove stagioni: esattamente, al netto dei due scudetti toltele da calciopoli, come questa. A dirla tutta, la Juve del Bel Marcello rischiò anche il triplete ma venne sconfitta dal Parma nella finale di Coppa Uefa: il giardinetto di Buffon e compagni non prevede invece una terza opzione, ma chiunque impazzirebbe dalla gioia se davvero il 20 maggio la Signora festeggiasse un doppio (inatteso) trionfo.
«Elkann non poteva dire il contrario - è il parere di Stefano Tacconi, ex portierone bianconero -. È il proprietario della società e a questo punto mica ci si può accontentare di un traguardo. Pensare in grande è un dovere e comunque è in atto una vera guerra psicologica tra Juve e Milan. Ogni affermazione viene fatta per mettere pressione sugli avversari. Per di più, nella settimana dell’uscita dalla Champions da parte dei rossoneri, è inevitabile pensare alla possibilità di un contraccolpo psicologico: se patiranno il colpo, succederà subito. E la Juve dovrà essere pronta ad approfittarne». Se poi davvero la truppa di Conte si vestirà di tricolore, «penso però che la Coppa Italia andrebbe al Napoli, che a quel punto avrebbe più fame. Viceversa, con il Milan campione d’Italia, vedo la Juve favorita per la Coppa: a quel punto l’esperienza di certi uomini si farebbe sentire».
Di parere leggermente diverso è Aldo Serena: «Per la Juve sarebbe stato meglio se il Milan fosse andato avanti in Europa e avesse una semifinale di Champions da preparare con inevitabile perdita di energie. I bianconeri devono recuperare due punti e il calendario mi pare tutto sommato ancora più agevole per la squadra di Allegri: secondo me il Milan è favorito e non credo rimarrà a bocca asciutta. Ibra e compagni daranno il massimo con ancora più cattiveria e, anche se in questo momento la Juve sta benissimo, in campionato la vedo dura».
«Dipenderà dal Milan, vista la base da cui si parte per quest’ultima fase di stagione - conferma Moreno Torricelli -. È però anche vero che due punti sono niente e basta un pareggio per azzerare tutto. Non credo nemmeno che l’uscita dalla Champions possa provocare crolli: i rossoneri sono tutti giocatori abituati a stare lassù, così come la società. Non ci sarà correlazione tra le due cose: sanno di non poter più sbagliare a andranno avanti come sempre». Nessuna sperenza quindi per la Juve di fare doppietta? «Dal punto di vista delle individualità il Milan è più forte, non credo ci siano molti dubbi su questo. Per di più sono in testa alla classifica e quindi oggi viene difficile immaginare i bianconeri vincitori dello scudetto. Gli intoppi però sono sempre dietro l’angolo ed è un fatto che la Juve sta benissimo».
Magari starà ancor meglio domani sera, dopo avere battuto il Palermo contro cui in realtà ha perso sei delle ultime otto sfide. E magari starà ancor meglio fin da questa mattina, quando è stata annunciata una conferenza stampa da parte del presidente Agnelli, in anticipo di un’ora rispetto a quella di Conte.

Possibile/probabile che il tema del giorno sia “anche” l’annuncio di un nuovo e unico sponsor che prenderà il posto della coppia Betclic-Balocco garantendo alle casse societarie almeno una dozzina di milioni di euro l’anno: secondo alcune indiscrezioni, potrebbe trattarsi di un’azienda del Gruppo Fiat (verosimilmente Chrysler, da decidere con quale marchio), come era già successo con New Holland (macchine agricole e movimento terra) nel periodo post calciapoli.

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