Juventus, baci e abbracci tra i calciatori: e le precauzioni anti-coronavirus?

I giocatori della Juventus e non solo hanno esultato e festeggiato con baci e abbracci gol e vittorie disattendendo alla norme precauzionali per evitare il contagio da coronavirus

Juventus, baci e abbracci tra i calciatori: e le precauzioni anti-coronavirus?

La Juventus ha portato a casa tre punti fondamentali contro l'Inter di Antonio Conte per diverse ragioni: la classifica, visto che i bianconeri sono tornati primi, per il morale dopo una serie di prestazioni e risultati non ottimali soprattutto in Champions League, e per avere così estromesso i nerazzurri dalla lotta scudetto che ora è diventato un affare a due tra la squadra bianconera e la Lazio di Simone Inzaghi.

Rischio contagio?

Aaron Ramsey e Paulo Dybala tra il 55' e il 67' hanno trovato i due gol che hanno risolto la partita in favore della Juventus e non sono passate di certo inosservate le grandi esultanze dei giocatori che si sono abbracciati e "baciati" senza pensare minimamente al possibile contagio da coronavirus. Normale secondo molti dato che una delle cose più belle dello sport di squadra è quello di condividere le gioie con i propri compagni e con i tifosi: visto che i secondi mancano forzatamente perché non abbracciarsi con chi condivide con te ogni giorno spogliatoio e campo di allenamento?.

Anche nel pomeriggio durante Parma-Spal, finita 0-1, Milan-Genoa terminata 1-2 e Sampdoria-Verona finita con il punteggio di 2-1 in favore dei blucerchiati si sono viste scene con esultanze sfrenate e giustificate dal momento particolare che sta vivendo la Serie A, l'Italia e l'Europa intera. Qualche giorno fa il gruppo scientifico della Federazione Medici Sportivi Italiani ha voluto dare dei consigli utili, 21 per l'esattezza, ai club di Serie A per evitare il contagio tra i calciatori e tra gli atleti e tra questi c'era proprio quello di evitare baci e abbracci anche tra compagni di squadra per evitare il possibile contagio da coronavirus.

Gli scenari possibili

Domani ci sarà una riunione straordinaria e si deciderà se stoppare o meno il campionato di Serie A e la sensazione è che ad oggi la partita che si giocherà domani sarà decisiva con governo, Aic, Figc e Coni che attendono risposte concrete da parte della Lega Serie A con il numero uno Paolo Dal Pino che avrà una bella patata bollente da dover maneggiare. La maggior parte dei club, se non tutti, sembrano orientati verso il continuare a giocare ma ad oggi capire realmente cosa succederà è di fatto impossibile soprattutto per quello che è successo in tutti questi giorni con continui ribaltoni e cambi di programma.

Alcuni calciatori come Mario Balotelli e Andrea Petagna si sono espressi in maniera netta sul fatto di sospendere o meno il campionato di Serie A: entrambi sono favorevoli a fermarsi. Supermario con una storia su Instagram si è sfogato così nella giornata di ieri. "Non scrivetemi cagate come ‘Ma voi siete protetti’ ‘A porte chiuse non vi succede niente’, ‘Non tirate via l’unico svago del weekend alle persone delle zone rosse’.

Amo il calcio più di voi, ma giocare vuol dire viaggiare in pullman, treno, aereo, dormire in hotel, entrare comunque in contatto con altre persone al di fuori della tua società lavorativa. Per cosa? Per far divertire qualcun altro? O per non far perdere soldi? Ma dai, non scherzate! Ripigliatevi, avete rotto adesso. Non si scherza con la salute ragazzi".

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