L’obiettivo: farlo diventare un polo di attrazione turistica per Torino

L’obiettivo: farlo diventare un polo di attrazione turistica per Torino

Torino Un altro passo nel futuro. Emozionandosi. E con ancora addosso i brividi dopo la festa di domenica con tutto quel che ne è seguito. Sarà infatti inaugurato oggi il museo della Juventus: 115 anni di gloria e trionfi rappresentati attraverso maglie e trofei, video e fotografie, cimeli rari e citazioni letterarie. La Signora arricchisce insomma lo Juventus Stadium con la nascita del J Museum, «luogo dove ci si può emozionare, rivivere una storia fantastica, guardare al presente e al futuro con orgoglio, sentirsi parte di una realtà senza confini». Perché l'intento - perfettamente riuscito, pare - è quello di fare evolvere il tradizionale concetto museale proponendo un'esperienza unica dove si racconta come la Juventus non sia solo un fenomeno calcistico, ma una presenza significativa nella vita quotidiana del nostro Paese, addirittura un simbolo nel mondo intero. Realizzato da Benedetto Camerana e situato nel comparto Est dello Stadium, lo J Museum rappresenta il completamento di un progetto diventato polo di interesse non solo in occasione delle partite, ma anche nel resto della settimana quando se ne possono scoprire i luoghi più segreti attraverso lo Stadium Tour, che ha già accolto oltre 40.000 visitatori. «Ho voluto realizzare qualcosa di innovativo con l'aiuto di tecnologie multimediali e audiovisive - ha già spiegato Camerana -. Anche chi non è tifoso sarà incuriosito, visitando un percorso di stazioni espositive che ripercorre i 115 anni della storia bianconera. Diventerà un'attrazione turistica della città, come già sono il Museo del Cinema e dell'Automobile. Sarà bello tornarci, perché si evolverà nel tempo. È chiaro che la famiglia Agnelli sarà protagonista assoluta: ha un ruolo centrale nel legame tra passato a futuro». Nessun modello particolare: «Non sono andato volutamente a vederne altri - prosegue Camerana - perché c'era il rischio di farsi intrappolare dal modo tradizionale di raccontare le società di calcio. Piuttosto, abbiamo seguito l'esempio del Manchester Experience che narra “la mitologia nel calcio”: l'idea è quella di realizzare un museo che, pur raccontanto un mito, sia capace di stare al passo con i tempi e di guardare al futuro».

Presidente del J Museum, arricchito in questi giorni dall'arrivo del 'nuovo' scudetto, sarà Paolo Garimberti, grande figura del giornalismo nazionale e internazionale. Oggi, insieme a tutta la squadra, a John Elkann e al presidente Andrea Agnelli, ci saranno anche tanti giocatori che hanno fatto la storia della società. Su tutti, Giampiero Boniperti.

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