"No all'inginocchiamento, si alla t-shirt" alla fine Charles Leclerc non si inginocchia ma indossa la maglietta nera con impressa la scritta "End Racism", alla partenza del primo Gp stagionale in Austria.
Una presa di posizione che farà discutere a lungo quella di Charles Leclerc. Il talentuoso pilota monegasco insieme a Kimi Raikkonen, Max Verstappen, Daniil Kvyat, Antonio Giovinazzo e Carlos Sainz Jr ha deciso di non inginocchiarsi prima della partenza del Gp d'Austria mentre tutti gli altri piloti, in totale 14 scelgono di omaggiare il 'Black lives matter'.
L'iniziativa
Era senza dubbio un momento attesissimo dopo la netta presa di posizione del mondo della Formula Uno, per l'uccisione di Georg Floyd per mano dei poliziotti a Minneapolis. L'iniziativa prevedeva che, prima della partenza del Gran Premio d'Austria, primo appuntamento di inizio stagione, ancora prima che venisse intonato l'inno nazionale austriaco, i piloti e anche dirigenti e addetti delle scuderie presenti sul circuito, esprimessero con un gesto - l'inginocchiamento, o anche il semplice indossare una maglietta con la scritta "end racism" - la loro solidarietà al movimento e in generale alla lotta contro il razzismo. I piloti si sono tutti presentati indossando la t-shirt. Qualcuno, tra cui Verstappen e il monegasco, è rimasto in piedi. Un paddock a prima vista diviso se non nelle intenzioni, almeno nei modi di manifestare la propria lotta contro il razzismo. Così poco prima dello spegnimento dei semafori della corsa i piloti – come da tradizione – hanno assistito all’esecuzione dell’inno nazionale. Lewis Hamilton, da sempre in prima fila per quel che riguarda anche le questioni razziali, si è inginocchiato e con lui anche Sebastian Vettel e altri. Leclerc e Verstappen (ma anche altri, come Raikkonen), invece, hanno deciso di rimanere in piedi, indossando la maglia ‘End Racism’.
Come preannunciato dal campione del mondo della Formula 1, Lewis Hamilton, quasi tutti i piloti del circus si sono inginocchiati sulla griglia di partenza prima del via del Gp d'Austria in segno di protesta contro il razzismo. Tra i piloti che hanno deciso di non mettersi in ginocchio ci sono Verstappen, Leclerc, Kvyat, Sainz, Raikkonen e Giovinazzi, che hanno comunque indossato la maglietta nera con la scritta 'end racism' indossata da tutti i driver. Hamilton indossava una maglia nera con la scritta 'Black Lives Matter'.
Le dichiarazioni di Leclerc
"Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo". Così aveva scritto su Twitter il pilota monegasco poco prima dell'inizio della procedura di partenza il pilota Ferrari.
Più o meno sulla stessa linea Max Vestappen, che sempre sullo stesso social ha chiarito: ''Penso che tutti abbiano il diritto di esprimersi quando e come vogliono. Non mi inginocchio, ma rispetto e sostengo le scelte personali di ciascun pilota''.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
I believe that what matters are facts and behaviours in our daily life rather than formal gestures that could be seen as controversial in some countries. I will not take the knee but this does not mean at all that I am less committed than others in the fight against racism.
— Charles Leclerc (@Charles_Leclerc) July 5, 2020
All 20 drivers stand united with their teams against racism and prejudice, at the same time embracing the principles of diversity, equality and inclusion, supporting Formula 1’s and FIA’s commitment.
— Charles Leclerc (@Charles_Leclerc) July 5, 2020
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