Formula1, Bottas vince il primo Gran Premio 2020 in Austria

Alla fine di un rocambolesco primo Gran Premio stagionale, la spunta la Mercedes di Bottas: le Frecce d'Argento dimostrano la solita superiorità, mentre Hamilton pasticcia e regala il podio agli avversari. Male Vettel, approfitta della situazione Leclerc che guadagna un'impensabile seconda posizione

Formula1, Bottas vince il primo Gran Premio 2020 in Austria

Formula1: primo weekend del campionato 2020 completamente alla Mercedes di Valtteri Bottas mentre Lewis Hamilton pasticcia e getta alle ortiche una facile doppietta.

Il colore nero che preoccupava Toto Wolff ieri, ha creato solamente problemi agli avversari, tanto che sono state ben nove le monoposto a non vedere la bandiera a scacchi.

Pronto a sfruttare la rocambolesca situazione Charles Leclerc, secondo a sorpresa grazie agli errori altrui, e terzo l'altro giovane pilota McLaren Lando Norris.

La gara

Prima disavventura all'undicesimo giro: la Red Bull di Max Verstappen quasi si ferma sul rettilineo principale strattonando, con il pilota olandese incredulo e disperato nel chiedere supporto ai box. Quello che sembrava essere l'unico avversario in grado di tenere testa alla coppia di Frecce d'Argento, finisce fuori dai giochi per un problema probabilmente idraulico.

Ferrari nel mentre non ne approfitta e rovinosamente arranca a centro gruppo: come ipotizzato in conferenza stampa giovedì da Vettel, la Rossa è sempre più sbiadita. Leclerc e il campione tedesco si sono ritrovati a battagliare a centro gruppo, tra Racing Point, Renault e soprattutto una rinata McLaren.

La SF1000 ha dimostrato di essere difficile da gestire, portando Vettel a svariate sbavature e alcuni bloccaggi; una monoposto tanto in difficoltà da rimanere parecchi giri dietro Lance Stroll, su quella che è stata etichettata da tutti come la "Mercedes Rosa". Solo l'ingresso delle varie safety car salva la domenica Rossa.

Altro imprevisto al ventisettesimo giro: l'uscita di Magnussen su Haas richiama l'ingresso della S.C. e ricompatta il gruppo quasi a ravvivare una gara apparentemente già scritta nel suo epilogo. E in parte ci riesce.

A farne le spese, in un ironico gioco a tre voluto dal caso, Sebastian Vettel: lo stesso Carlos Sainz che lo sostituirà nel 2021, al trentaduesimo giro tenta il sorpasso su Charles Leclerc. Lo spagnolo rientra non riuscendo a concludere positivamente l'allungo e tocca il tedesco che finisce al fondo del gruppo.

Seconda safety car al 53° giro che mette fuori gioco Kimi Raikkonen: il campione finlandese pericolosamente perde lo pneumatico anteriore destro in rettilineo, rendendo necessario l'ennesimo intervento dei commissari. Il gruppo, nuovamente compattato, crea la quarta partenza virtuale della giornata.

A questo punto i piloti si scaldano e la ruggine del fermo prolungato viene a galla: Hamilton perde le staffe e va al contatto con Albon. Così anche nelle retrovie una serie di contatti rimescolano le posizioni facendo rimanere in gara solamente metà undici delle venti monoposto iniziali.

Per Lewis Hamilton cinque secondi di penalità carissimi, che lo fanno finire ai piedi del podio, regalandolo al connazionale Lando Norris su McLaren. La mossa offre anche a Charles Leclerc un impensabile secondo posto viste le prestazioni della SF1000 di ieri. A chiudere, una ottima prestazione del connazionale Antonio Giovinazzi finito nono, nuovamente a punti.

Il giallo pre-gara

Il Gran Premio era iniziato con un imprevisto per la Mercedes: Hamilton a poco poù di due ore dalla partenza è stato arretrato di tre posizioni. Questo non avendo alzato il piede dall'acceleratore durante le Q3 di ieri, mentre i commissari sventolavano le banciere gialle a seguito dell'uscita di pista del compagno di squadra.

Penalità immediatamente non concessa, poi la Red Bull ha presentato un ulteriore reclamo fornendo un video in cui era lapissario il torto del campione inglese. A quel punto Max Verstappen saliva in prima fila, affiancato a Valtteri Bottas come lo scorso anno.

Il NO al razzismo

Come annunciato dallo stesso Hamilton, prima dell'inizio del Gran Premio il paddock si è fermato per supportare la causa del Black Lives Metter: non tutti i piloti però si sono inginocchiati.

Leclerc, come aveva spiegato via Twitter stamane, ha scelto di non farlo:

"Il comportamento quotidiano è più importnate di alcuni gesti simbolici". Hamilton, Vettel, il piloti Renault e altri lo hanno piegato il ginocchio, mentre Sainz ha seguito l'esempio del futuro compagno di scuderia.

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