L'Inter non vuole sentirsi sparring partner della Signora

Allegri fa turnover: a casa Buffon, Vidal, Pirlo e Tevez. Mancini senza Guarin e Hernanes, ma deve approfittarne

L'Inter non vuole sentirsi sparring partner della Signora

nostro inviato ad Appiano G.

Dai, è avvilente, un derby d'Italia ridotto all'osso butta giù, Allegri ha parlato di Juve B, quasi a dire che comunque vada, anche perdendo, non sarà come battere la vera Juve, quella che si gioca la Champions. Quando ha comunicato la lista non c'era da credergli, una provocazione dietro l'altra: «Se andremo con la Primavera? No, andremo in pullman - ha risposto -, e quasi tutti al completo. Rimangono a Torino Tevez, Pirlo, Buffon, Evra e Vidal. Però Asamoah sarà a disposizione».

Come dargli torto, comunque porteranno le maglie e la sola vista dovrebbe far imbizzarrire la parte nerazzurra di San Siro. Nonostante tutto resta il derby d'Italia, qualcuno lo ha voluto paragonare a quello del 16 aprile 2010, sempre a San Siro a quattro giorni dall'andata di semifinale Champions contro il Barcellona nell'anno del Triplete nerazzurro. Ma l'Inter non snobbò affatto la sfida, Mourinho mise in campo tutti anche perchè la Roma non era così lontana. Maicon al 30', Eto'o nella ripresa, 27 punti di scarto a fine stagione, altra epoca. Adesso la Juve arriva a Milano stragonfia, l'Inter infoiata per un posto in Europa league che nonostante le ultime imprese con Lazio, Udinese e Roma, resta obiettivo incerto e non totalmente nelle mani di Mancini, troppe squadre davanti che devono sbagliare le ultime tre di campionato.

«É pur sempre Inter-Juve - ha girato la lama Allegri -. Loro si giocano l'Europa League. Gli stimoli ci devono essere, sempre. Siamo la Juve ma dobbiamo mantenere una buona condizione per il 6 giugno». Insomma trattati da sparring partner, ma Thohir vuole un'Inter vincente, ha fatto sapere Mancini: «E non vuole rinunciare all'Europa».

Anche all'Inter mancherà gente di fama come Hernanes e Guarin, ma questa è tutta un'altra storia: «Mi dispiace non averli. Il brasiliano è in una buona condizione e sta segnando, mentre Guarin è un giocatore importante. Shaqiri? Se giocherà - ha risposto come se non dipendesse da lui -, spero che faccia una bella partita. Sta pagando una preparazione diversa, un campionato diverso, dei compagni diversi, è fisiologico. Succede a lui come è successo a Santon e a Brozovic. Comunque non credo che sarà una partita facile per le assenze della Juventus. I giocatori che scenderanno in campo saranno sicuramente più riposati degli altri. Non credo che sarà una partita così semplice. C'è una rivalità che resta nello sport. La Juventus ha avuto un momento di difficoltà, ha saputo ricostruire. Così come vale per l'Inter. Ci vuole un po' di tempo per questi progetti». E per chiudere in bellezza, giusto per aizzarlo ancora un po', qualcuno ha avuto la sfrontatezza di chiedergli se adesso la Juventus è un modello da seguire, insomma se l'Inter deve imitarla.

Il Mancio ne è uscito bene, con un giro di parole ha spiegato che Kovacic è un pezzo importante e all'Inter non si vendono i pezzi importanti: «Con Handanovic è tutto un altro discorso, lui vuole giocare la Champions, non l'ha mai giocata, è una sua aspirazione, è giusto che ci provi».

Comunque oggi alle 18 c'è Inter-Juventus, 36ª di campionato.

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