L'odore della violenza sulla città eterna

Il Liverpool ha chiesto all'Uefa, alla Roma, alle cariche istituzionali della capitale un incontro per affrontare il problema della sicurezza, la partita di ritorno di Champions ha l'odore della violenza

L'odore della violenza sulla città eterna

Il Liverpool ha fatto quello che, finora, non avevano ritenuto di fare né il Prefetto di Roma, né il sindaco, né il Coni, come proprietario dello stadio Olimpico, né la stessa società di Pallotta. Il Liverpool ha chiesto all'Uefa, alla Roma, alle cariche istituzionali della capitale un incontro per affrontare il problema della sicurezza, la partita di ritorno di Champions ha l'odore della violenza. Liverpool si porta appresso la tragedia dell'Heysel e quella dell'Hillsborough, morti senza ragione, nel nome del tifo, del calcio, della follia.

L'hooliganismo venne affrontato severamente dal governo Thatcher e da Lord Taylor con il Pubblic Order Act e il Football Offences act, le squadre inglesi vennero estromesse dalla coppe internazionali ma il fenomeno si è allargato ad altri Paesi che non hanno usato la stessa fermezza. Al di là delle nostre leggi, la tessera del tifoso, l'introduzione dei tornelli, l'utilizzo degli stewards e il controllo degli stadi con il sistema delle telecamere, gli ultras continuano a comandare dentro e fuori gli impianti, la marcia su Liverpool degli squadristi giallorossi è stata la conferma di un'attitudine all'aggressione, all'accoltellamento codardo. La partita di ritorno arriva in un momento delicato per la sicurezza internazionale che deve già affrontare il problema del terrorismo. La ciurma inglese è pronta a impossessarsi della grande bellezza romana, prevedibili sbronze diurne e notturne, bagni nelle fontane e sfide con gli oltranzisti della Roma, di cui si conoscono precedenti illustri, oltre ai delinquenti dell'Anfield.

Roma è città aperta, la concomitanza del ponte dell'1 maggio, del concertone musicale di propaganda politica, della consueta e puntuale invasione di turisti e pellegrini, comportano l'impegno massiccio delle forze dell'ordine e una saggia strategia di intervento ma la partita di football aggiunge un elemento imprevedibile, una massa di almeno cinquemila tifosi del Liverpool che raggiungeranno la capitale martedì pomeriggio, si muoveranno puntando verso il centro, prima di traslocare, la sera successiva, verso lo stadio.

Ma, da qualche anno, i veri hooligans parlano italiano, ci siamo fatti riconoscere all'estero, proprio Roma, messaggera storica di civiltà, è diventata la discarica dei barbari che intossicano una città unica, splendida, magica. Saranno giorni caldissimi. Angeli e demoni (rossi del Liverpool), stavolta non sarà un film.

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