A maggio era andato a lui il match del secolo. Una vittoria ai punti, conquistata alla MGM Arena di Las Vegas, in cui Floyd Mayweather aveva sconfitto il filippino Manny Pacquiao e ottenuto il titolo di campione mondiale Wbo per i pesi welter.
Un riconoscimento che non è durato poi molto, perché la World Boxing Organization, una delle molte associazioni del mondo del pugilato, ha deciso di togliergli il titolo, scrivendo in una nota di non avere "altra alternativa, dal momento che non sono state rispettate le regole dell'organismo".
Il problema si spiega in fretta. Mayweather avrebbe dovuto pagare un'ammenda da 200mila dollari per il match del 2 maggio scorso, cosa non fece. Inoltre, per il regolamento del Wbo, avrebbe dovuto rinunciare al premio Wba dei superwelter, perché lo stesso pugile non può essere campione del mondo in più classi di peso differenti allo stesso tempo.
"Una vergogna totale", per lo staff del pugile, che entro i prossimi quattordici giorni dovrà decidere se intende presentare un ricorso, ma a cui non verranno tolti i duecento milioni di dollari che ha guadagnato per quell'incontro.
"Ha un grande rispetto per ciascuna organizzazione - ha detto a Espn Leonard Ellerbe, CEO of Mayweather Promotions - ma la sua decisione non sarà dettata da alcuna organizzazione o persona".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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