Marco Giampaolo ha incassato nuovamente la fiducia del Milan e domani sera sarà regolarmente in panchina contro il Genoa del traballante Aurelio Andreazzoli. La sfida del Marassi, sua casa per tre anni alla Sampdoria, sarà di vitale importanza perché una vittoria darebbe una boccata d'ossigeno ad una squadra che ha solo bisogno di ritrovare il morale. La dirigenza rossonera in questi giorni è stata molto presente a Milanello per confortare i calciatori e il tecnico che è stato scelto in estate per riportare in Champions League il Milan.
Giampaolo ha ribadito a più riprese di essere convinto che prima o poi la squadra riuscirà a spiccare il volo con i suoi schemi ma il programma televisivo "Le Iene" l'ha intercettato all'uscito di Milanello ponendogli alcune domande provocatorie: "Ora dobbiamo solo trovare una soluzione a questa crisi. Andarsene? Mai. Chi va via vuol dire che si arrende. Se arrivo a mangiare il panettone? avoriamo per mangiare anche quello. Gli obiettivi devono essere sempre massimi. Il Milan è al di sopra degli interessi individuali".
Chiusura riservata alla crisi di Piatek, che ha segnato solo due gol su calcio di rigore, e alla sua fede nerazzurra: "Piatek con le polveri bagnate? Chi fa gol non si dimentica come si fa: capita, sono cicli, periodi un po' così. Io interista? ho solo detto che da bambino tifavo Inter fino all'età di 10 anni".
Il Milan crede in Giampaolo ma secondo quanto riporta il Corriere dello Sport la dirigenza di via Aldo Rossi avrebbe contattato l'ex allenatore dell'Inter Luciano Spalletti, ancora sotto contratto con il club nerazzurro fino al 2021 con un ingaggio netto da 4,5 milioni di euro.
L'ex allenatore di Roma e Zenit San Pietroburgo, però, avrebbe detto di no alla possibilità di sedersi sulla panchina del Milan e ora restano altri nomi in lizza, ma solo nel caso in cui la situazione con Giampaolo dovesse precipitare.
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