È cominciata la nuova era americana del Milan. Nella mattina di mercoledì 31 agosto, è arrivata la firma del closing, l'atto con cui il fondo Elliot, gestito dalla famiglia Singer ha ceduto il 99,3% della società al fondo RedBird, fondato dall'ex banchiere di Goldman Sachs, Gerry Cardinale.
Una giornata storica per il club rossonero e per i suoi tifosi. Il progetto è quello di fare diventare il Milan una media company, capace di attrarre sponsorizzazioni, altri brand e iniziative di marketing. Secondo quanto anticipato dal Financial Times, Cardinale che ha coinvolto nuovi soci, come per esempio i New York Yankees e Main Street Advisors, tra i cui investitori c’è anche la stella dei Los Angeles Lakers, LeBron James oltre al produttore musicale Jimmy Jovine e il rapper Drake.
I dettagli dell'operazione
Un'operazione finanziaria complessa perchè sono interessate più società. Il passaggio delle azioni del Milan dal fondo Elliott a Red Bird avverrà attraverso una catena societaria, la cui holding finanziaria di riferimento sarà un veicolo di diritto olandese. Ma a differenza di quanto si era ipotizzato nei mesi scorsi dopo l'annuncio del "signing", non dovrebbe esserci suddivisione di quote fra chi lascia e chi subentra: la RedBird Capital, infatti, acquisirà, per un valore di 1.2 miliardi, la quasi totalità del pacchetto azionario del Milan (99,9%, restano escluse le quote dei piccoli azionisti) attualmente nelle mani di Elliott Management.
L'esborso di Red Bird sarà inferiore, giacché Elliott finanzierà l’acquirente con un "vendor loan" (debito dell’acquirente nei confronti del venditore) che dovrebbe abbassarsi a 550 milioni invece dei 600 inizialmente previsti, prevedendo interessi annui al 7%. L'attuale proprietà resterà nel Consiglio d’Amministrazione in virtù dell'accordo contrattuale (che dà in questo caso al fondo della famiglia Singer la facoltà di nominare fino a due rappresentanti in CdA), oltre al pegno sulle azioni come garanzia.
Cosa cambia in società
Intanto emerge anche quale potrebbe essere la composizione societaria. Paolo Scaroni rimarrà presidente con maggiori poteri anche di firma e con l’obbiettivo di portare avanti il progetto del nuovo stadio. Paolo Maldini e Federico Massara saranno ancora a capo del progetto sportivo mentre Ivan Gazidis, attuale amministratore delegato e direttore generale, dovrebbe lasciare la società rossonera a novembre con la scadenza del contratto o, al limite, rimanere come consulente. Tra i potenziali successori del dirigente sudafricano c'è Giorgio Furlani, "portfolio manager" di Elliott: ha già seguito il club di via Rossi per il fondo statunitense e siede nel CdA.
Intanto Gerry Cardinale è atteso poi a Milano tra venerdì e sabato e sarà poi in tribuna a San Siro per il match contro l'Inter. Di sicuro vincere il derby sarebbe il modo migliore per iniziare la nuova avventura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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