Il Milan vuol gettare le paure nel Fiume

Europa League per tre italiane. Il Milan giocs con il Rijeka. Montella: "Ho le qualità per guidarlo". Bonucci: "La difesa a tre non l'ha scelta per me..."

Il Milan vuol gettare le paure nel Fiume

Milano - Una gara assolutamente da vincere, per cercare di ribaltare una situazione nella quale nessuno, in casa Milan, sperava di finire. «Io ho le qualità per allenare questa squadra. Sono sereno, nelle difficoltà riesco a dare il meglio»: Vincenzo Montella si tiene stretta la panchina e carica i suoi in vista dell'impegno di Europa League di questa sera contro il Rijeka (ore 21). I croati, all'esordio, hanno perso 2-1 in casa contro l'Aek Atene mentre il Milan ha esordito con un sonoro 5-1 in casa dell'Austria Vienna. Ma tutto questo, oggi, va in secondo piano. Anche la storica sfida contro l'ex Fiume, che offre spaccati di storia recente italiana.

La storia è passato, qui invece si sta costruendo il Milan del presente e soprattutto del futuro. Quel futuro del quale vorrebbe fare ancora parte Montella, finito nel frullatore delle polemiche dopo il doppio ko esterno in campionato contro Lazio e Sampdoria. Oltre ai pesanti risultati (4-1 e 2-0) a far infuriare la dirigenza sono state due prestazioni altamente insufficienti e il fatto che l'allenatore abbia lasciato in panchina molti dei milioni spesi in estate (Kalinic, André Silva, Borini e Calhanoglu su tutti): «Sono state ore impegnative, ho pensato molto a tutto ha ammesso Montella - ma so che la strada è quella giusta. Sono certo che svolterò ancora come ho fatto in passato».

Un Montella che cerca di reagire al momento delicato dei rossoneri, cominciato in settimana con l'allontanamento del preparatore atletico Marra («Ho dovuto fare una scelta molto dolorosa per salvare gli altri») e le critiche al suo essere poco urlatore sul campo di allenamento («Chi sa insegnare non urla»). L'ex Aeroplanino, però, sa che con questa squadra deve ottenere risultati migliori ad ogni costo: «Ci sono giocatori vincenti, pronti e potenziali campioni. Ma c'è bisogno di un adattamento. È una squadra destinata a crescere, magari anche senza di me nei prossimi cinque anni».

Critiche anche per Leonardo Bonucci, che attraversa un momento difficile con prestazioni di certo non all'altezza: «Con la Sampdoria è successo quello che non speravamo accadesse ammette ma sono carico al punto giusto per continuare e migliorare la mia condizione, la mia testa, la voglia di far parte di questo gruppo ed essere un giocatore importante». Lui, che dall'alto della sua esperienza deve offrire molto di più a questa squadra: «Ero cosciente di oneri e onori venendo qui prosegue non mi sento il capro espiatorio. Mi sento in discussione e questo accende dentro di me, e dentro ognuno di noi, quel fuoco che serve per non avere alibi intorno e dare il 100% di noi stessi.

Il modulo? Di certo Montella non ha scelto il 3-5-2 per Bonucci». Stasera nuova chance da titolare per André Silva dopo la tripletta rifilata all'Austria Vienna, con l'esperimento Borini sull'out di destra. Possibile riposo per i sempre-presenti Biglia, Kessié e Romagnoli.

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