Milano, un capolavoro all'ultimo secondo ribalta il Bayern

L'Olimpia festeggia il ritorno nei playoff di Eurolega con una vittoria dopo una gara sofferta

Milano, un capolavoro all'ultimo secondo ribalta il Bayern

Il genio di Rodriguez, il volo decisivo del texano Leday a 1 secondo dalla fine per portare l'Armani fuori dall'inferno e dargli gara uno nei quarti dei play off contro il Bayern che aveva tenuto in mano la partita per 38'. Maglie nuove, magie antiche per Milano che ha tirato malissimo, ma quando sembrava ormai spacciata (27-44 dopo 20') ecco la magia affidata al suo veterano geniale e al ragazzo volante per un 79-78 che potrebbe valere dobloni di gloria.

Succede di uscire in trionfo dopo aver rischiato di andare al tappeto nella prima ripresa di un play off che ora riproporrà sempre al Forum gara due domani contro i bavaresi del milanese Trinchieri.

Se i peccati di ieri, troppi, esagerati, per la disperazione di un Galliani che non si perde mai la sua Olimpia, ospite privilegiato a porte chiuse, verranno analizzati bene allora la corsa dell'Armani verso un teatro che manca dal 1992 potrebbe concretizzarsi.

Al Bayern non è bastato un grande Seeley, non sono serviti 30 minuti bellissimi. Si è illusa, non ascoltando il suo allenatore che conosceva l'anima di questa Milano messiniana, quando Rodriguez ha messo in ordine l'orchestra, aiutato dal Tarczewski, che per tutta la stagione sembrava un problema, ecco riaprirsi il mare davanti a questo Mosè, anche se il passaggio decisivo ad un secondo dalla fine lo ha fatto il Delaney che nella stessa partita cambia troppe volte l'umore della sua squadra, spesso in peggio.

Galliani, dicevamo, a bordo campo magari per capire se questa superlega del basket europeo potrebbe diventare il nuovo approdo per il calcio anche se ieri, nella baraonda degli anatemi, sembra che qualcuno nel pallone dorato abbia già deciso che forse è meglio tornare indietro.

Non deve tornare indietro, invece, questa Armani che per oltre 25 minuti sembrava di burro, che nel secondo quarto ha segnato la miseria di 11 punti. Non deve tornare indietro neppure il basket da questo progetto nato molti anni fa.

Messina, invece, avrà sempre bisogno del suo Rodriguez matador, della gioventù di un Delaney che è giocatore atipico, un due metri guastatore che ha sfondato una

difesa bavarese che aveva funzionato benissimo.

Domani si replica prima di spostarsi a Monaco. Vedremo se Milano ci arriverà con due partite vinte, ma per fare questo deve ricordare il grande spavento passato, pentendosi.

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