Musetti vince "il derby italiano" a Napoli, battuto Berrettini in 2 set

Secondo successo in carriera per il tennista di Carrara, che vince il torneo senza perdere nemmeno un parziale

Musetti vince "il derby italiano" a Napoli, battuto Berrettini in 2 set

Lorenzo Musetti vince il torneo Atp 250 di Napoli battendo, nella finale tutta italiana, un Matteo Berrettini non al meglio per i problemi al piede, in due set con il punteggio di 7-6 (7-5), 6-2 in due ore. Il 20enne di Carrara vince così il suo secondo titolo Atp in carriera (dopo Amburgo) e salirà al numero 23 del ranking Atp.

Grande equilibrio nella prima frazione, vinto da Musetti al tie break. Due i servizi persi da Berrettini, ancora in corsa per conquistare un posto alle Nitto Atp Finals di Torino, nel secondo parziale. Musetti, già qualificato per le Next Gen Finals di Milano e con ancora qualche speranza per un posto al "Master" di Torino, non ha perso nemmeno un set nel corso del torneo.

L'inizio della partita, cominciata con mezz'ora di ritardo rispetto all’inizio originariamente previsto per le ore 15:00 sull’Arena, è stato molto turbolento. A causa dell’assenza del segnale internazionale, inoltre, non è stato possibile assistere normalmente ai primi quattro giochi dell’incontro con la tradizionale inquadratura. Gli scambi tra Musetti e Berrettini, infatti, sono stati mostrati da una telecamera laterale di SuperTennis.

Cosa è successo al torneo di Napoli

Una vera settimana horror. Il Tennis Club Napoli aveva ospitato la Coppa Davis qualche anno fa, ma per rispettare la tradizionale stagione autunnale avrebbe dovuto attrezzarsi con il cemento, e qui vengono fuori i primi problemi. La costruzione dei campi nuovi viene rallentata dalla pioggia e viene ultimata solo a ridosso del torneo. Poi piove ancora, e il mal tempo rovina la superficie come non dovrebbe.

Sabato devono giocarsi le qualificazioni ma i giocatori in campo non si vedono. Qualcuno di loro, durante gli allenamenti, si era lamentato dei rimbalzi irregolari e di un campo, in generale, inagibile. Escono fuori tweet in cui si nota che su certe zone del manto rimane l’impronta dei piedi tennisti, come passati sopra il cemento fresco. Un video che riprende Fognini mentre si allena ridendo, e il campo sembra sfaldarsi sotto ai suoi piedi.

Così le partite di qualificazione vengono spostate alla domenica al TC Pozzuoli. Una volta sistemati i campi si fa rientro a Napoli. Lunedì scende la notte e, avviati alle sessioni serali, ci si rende conto che il problema più grande doveva ancora arrivare. Il torneo si gioca outdoor, su campi scoperti, esposti a condizioni atmosferiche non ideali a ottobre. La stagione autunnale e la vicinanza del mare creano tanta umidità che rende i campi in cemento scivolosi. Come è possibile che nemmeno l’ATP abbia pensato a questa eventualità?

Alla prima sessione serale i nodi vengono al pettine. Già durante i primi scambi Luca Nardi e Corentin Moutet cominciano a lamentarsi della scivolosità del campo, e dopo un po' l’arbitro deve sospendere la partita perché le condizioni mettevano a rischio l’incolumità fisica dei tennisti. A quel punto l'organizzazione deve inserire più partite possibili prima del tramonto, l'unico modo per proseguire il torneo.

Poi c’è l’epopea del povero Barrientos, doppista colombiano che ha avuto una brutta disavventura in hotel. Dopo aver giocato la sua partita torna in albergo e trova tutti i bagagli, suoi e della moglie, nel corridoio, mezzi aperti, con vari oggetti caduti per terra.

Mentre Barrientos era in campo l’organizzazione gli aveva mandato una mail avvisandolo che avrebbe dovuto cambiare albergo:"Mi avevano già cambiato una volta albergo, il secondo giorno". Stavolta per fortuna l'organizzazione del torneo non c'entra.

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