Non c’è pace per il torneo Atp di Napoli. L’atavica disorganizzazione e i quotidiani disagi stanno mettendo a dura prova i tennisti e il pubblico pagante. Prima le gare sospese per l’impraticabilità dei campi dopo la pioggia, poi la corsa contro il tempo per far arrivare da Firenze i nuovi tappetini in resina, Nel mezzo la vibrante protesta dell’atleta colombiano Nicolas Barrientos, sfrattato dall’hotel in cui alloggiava insieme alla moglie mentre era impegnato in un match. Insomma, abbastanza per mandare all’aria il torneo. Nonostante i disguidi, però, sembrava ritornato tutto alla normalità, con le gare che proseguivano in maniera regolare. Eppure i problemi non sono finiti.
Martedì sera, dopo appena quattro games, il giudice di sedia è stato costretto a fermare il gioco per la scivolosità del campo. Questa volta ci ha pensato l’umidità a mettere i bastoni tra le ruote al torneo. I tennisti, temendo di subire infortuni, hanno chiesto all’arbitro di sospendere l’incontro. Una nuova tegola per gli organizzatori, anche se il match è stato recuperato il giorno dopo. Ieri sera un nuovo stop dopo poco tempo dall’inizio della gara. A protestare questa volta sono stati gli spettatori, i quali hanno chiesto il rimborso del biglietto. Nonostante il regolamento dia la possibilità agli organizzatori di non rimborsare i paganti, i responsabili del torneo Atp di Napoli hanno fatto sapere che restituiranno i soldi.
Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, l’evento sportivo di Napoli era stato annunciato in pompa magna con un campo principale capace di ospitare ben 4mila spettatori.
Peccato che le buone intenzioni degli organizzatori si sono dovute scontrare con la realtà. Tanti i problemi riscontrati tutti i giorni da far perdere la pazienza ai tennisti e al pubblico di appassionati.
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