La gioia di Iga Swiatek e le lacrime inconsolabili di Coco Gauff. Sono i due volti della finale femminile di Parigi. La tennista polacca, numero 1 del mondo, ha sconfitto la 18enne statunitense che in semifinale aveva eliminato la nostra Trevisan - con il punteggio di 6-1 6-3, in poco più di un'ora di gioco, bissando così il successo del 2020. Con questo risultato, Iga Swiatek è diventata la più giovane bi-campionessa Slam dai tempi di Maria Sharapova. Si è commossa durante l'inno la polacca, che ha anche indossato un cappellino bianco con a lato i colori della bandiera ucraina. «Voglio dire all'Ucraina di mantenere la forza», il suo messaggio accolto da un lunghissimo applauso.
Oggi, intanto, potrebbe essere il grande giorno di Rafa Nadal. Il 36enne spagnolo, diventato il secondo finalista più anziano del torneo (Bill Tilden nel 1930 aveva 37 anni), giocherà la sua quattordicesima finale al Roland Garros. Quasi superfluo dire che Rafa, il re della terra battuta, le altre tredici le ha vinte tutte: al suo avversario, il norvegese Casper Ruud, dunque servirà un'impresa questo pomeriggio (la finale è in programma alle ore 15 su Eurosport). E nella strada verso il 22° titolo Slam, Nadal avrà un tifoso in più: proprio quell'Alexander Zverev con il quale stava giocando la semifinale prima che il tedesco cadesse e si infortunasse alla caviglia, finendo per rotolare sul campo in preda al dolore. Nella nottata di ieri, Zverev ha lasciato un videomessaggio: «Sembra un infortunio molto grave, ma i medici stanno ancora facendo dei controlli.
È stato un momento molto difficile sul campo, è stato un match fantastico fino a quando è successo quello che è successo. Vi terrò aggiornati non appena ne sapremo di più. Ovviamente voglio complimentarmi con Rafa, gli auguro di vincere il 14° titolo».
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