Il Napoli torna a vincere con la prima volta di Politano

Dopo due pari di fila Gattuso ribalta l'Udinese e ritrova i 3 punti. L'ex Inter rompe il tabù del gol

Il Napoli torna a vincere con la prima volta di Politano

Il primo gol di Politano in azzurro, e che gol, riporta il Napoli alla vittoria. Ma non cancellano i problemi di Ringhio che fondamentalmente sono due: mancanza di fase difensiva e di stimoli. Probabilmente le due cose sono collegate tra di loro, non esistono assilli di classifica e nemmeno ambizioni, di conseguenza non può essere altissima l'asticella della concentrazione ed il copione è sempre lo stesso: gol beccato alla prima azione degli avversari, un classico, una tortura che si è rinnovata anche ieri. È come se la stagione degli azzurri, in attesa di un eventuale miracolo in Champions, fosse terminata con il trionfo di coppa Italia, che tra l'altro ha garantito la partecipazione diretta e automatica all'Europa League visto che arrivare tra le prime quattro non è mai stato un traguardo alla portata.

Un avversario con l'acqua quasi alla gola fa sempre bella figura contro questo Napoli semplicemente perché ha il fuoco che gli brucia dentro: l'Udinese non ha tradito la propria filosofia di gioco, compatta indietro con la difesa a cinque, e pronta a schizzare in contropiede, facendo affidamento su un pressing nella zona mediana del campo molto più sostenuto rispetto al blando palleggio partenopeo. Fabian Ruiz e i suoi compari in teoria padroni del campo ma irretiti dal loro stesso fraseggio orizzontale, o all'indietro, avaro di verticalizzazioni e senza troppa velocità. Quella che invece i friulani hanno saputo far fruttare con due micidiali ripartenze, la prima finalizzata in rete da Lasagna ma in un fuorigioco talmente evidente che sarebbe offensivo parlare di gol annullato.

La prova generale però di come sia perforabile la retroguardia partenopea di questi tempi, posizionata male e allegra nelle marcature: mezzo pasticcio di Manolas, cambio gioco dei bianconeri e De Paul solo soletto in area, impeccabile con il diagonale di destro, centro numero sette in campionato. I cinque minuti successivi sono quelli che decidono il primo tempo e la gara: Mario Rui sfiora subito il pareggio, Mertens si fa male e chiede il cambio, entra Milik che 37 secondi dopo l'ingresso in campo, piazza la sua tipica zampata, pareggio e undicesimo gol del polacco che ha già annunciato l'addio al club.

Volume azzurro più alto nella ripresa, il tiro da fuori (come dimostrerà poi Politano) è l'unica soluzione per superare la doppia barriera udinese: ci provano Mario Rui e Zielinski e non è una notizia la traversa del centrocampista polacco perché ormai nel colpire i legni il Napoli è primo in

Italia, tra i primissimi in Europa. Ospina e Koulibaly evitano la beffa, sembra un pareggio scritto prima del pazzesco sinistro di Politano nei secondi finali: di corsa ad abbracciare Gattuso e addio maledizione del gol.

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