La Roma c'è, è in continua crescita, e risponde con decisione anche a Lazio, Inter, Milan e Napoli. La squadra di Mourinho è a punteggio pieno, come le altre pretendenti al quarto posto in Champions League, ma, in più rispetto alle avversarie, ha vinto anche le due partite valide per i preliminari di Conference League con il Trabzonspor. Sono quattro vittorie su quattro con lo Special One in panchina.
Filotto, già di per sé significativo, che assume ancor più valore considerando che era da novembre 2020 che la Roma non vinceva quattro gare consecutive (all'epoca arrivò a cinque, battendo Fiorentina, Genoa e Parma in campionato e due volte i rumeni del Cluj in Conference League). Con il 4-0 rifilato ieri alla Salernitana però i giallorossi si confermano solidi in difesa (un solo gol preso in Serie A, nessuno ha fatto meglio, e due compresa la Conference) e particolarmente ispirati in attacco (7 reti totalizzate in Serie A, solo la Lazio, con 9, ha segnato di più, si sale a quota 12 comprese le gare internazionali).
Fa ben sperare, inoltre, il fatto che Abraham, l'acquisto più costoso dell'estate, dopo gli assist sfornati all'esordio con la Fiorentina, si sia anche sbloccato realizzando la (splendida) rete del momentaneo 3-0. Per il resto continua a segnare Veretout (già a quota 3 in campionato), mentre Pellegrini, autore di una doppietta, dà la sensazione di essere più cattivo e concreto rispetto al passato.
Anche a Salerno, contro una squadra che si era difesa bene nel primo tempo, inoltre, la Roma ha dimostrato di essere squadra, restando calma anche quando, inizialmente, nonostante un possesso palla costante, non riusciva a creare occasioni. Ha pazientato, ha colpito, e poi ha dilagato. Dimostrando che sì, c'è anche la Roma.
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