Alessandro Del Piero non si è fatto scappare l'occasione e trovandosi a Los Angeles in concomitanza con il Real, ha fatto visita alle Merengues, chiacchierando con tutti i campionissimi del club iberico.
L'incontro che più lo ha reso contento è stato senza dubbio quello con Ancelotti, da lui definito addirittura "il miglior allenatore della storia a livello mondiale". Bisogna dire che l'ex capitano bianconero è molto legato ad Ancelotti, pur essendo "Carletto" uno dei pochi mister con cui non abbia alzato alcun trofeo. Il motivo è da ricercare, probabilmente, nel fatto che l'attuale tecnico dei Blancos, quando correva l'annata '99/2000 ed era allenatore juventino, fece giocare sempre Alex, pur essendo quest'ultimo rientrante da un gravissimo infortunio. Il tecnico fu sottoposto a critiche feroci ma fu inamovibile. Per la cronaca Pinturicchio chiuse la stagione con 9 centri, di cui solo uno su azione, in 34 apparizioni. E' probabile quindi che la dichiarazione di pochi giorni fa sia dovuta anche alla riconoscenza che Alex ha verso Ancelotti, perchè se il tecnico non avesse insistito su di lui in quell'annata, chissà come sarebbe stata la carriera di Del Piero, diventato negli anni seguenti un simbolo eterno della Vecchia Signora. Per il tecnico di Reggiolo, comunque, parlano anche i numeri. Record, in coabitazione con Bob Paisley, di Champions ( o Coppe dei Campioni) conquistate, ben 3, e Campionato vinto in Italia, Inghilterra e Francia, oltre a quattro Coppe nazionali. Inoltre due Supercoppe europee ed una Coppa Intercontinentale. Tanti successi, ma non mancano anche i nei ad una carriera eccezionale, ma che recita un solo scudetto vinto in Italia nelle 10 stagioni tra Milan e Juve ed un secondo posto con il Psg degli Sceicchi, nel 2011-12 in Francia, superato da un Montpellier che una corazzata non era. Per non parlare dell'ultima stagione con una finale di Champions acciuffata per i capelli in piena zona Cesarini.
Tuttavia, al netto dei motivi che possono aver spinto Del Piero a fare tale dichiarazione, quello da lui posta è una questione interessante. Il tecnico emiliano è veramente il migliore della storia di questo sport? Assai arduo dare una risposta, ma si può provare a stilare una classifica dei migliori allenatori dal dopoguerra in poi. Un nome che non può mancare è quello di Rinus Michels, perchè a lui si deve la creazione del "calcio totale", così come quello di Matt Busby, che ha scritto la storia dello United per 20 anni. E parlando dello United non si può non inserire Alex Ferguson, che ha guidato i Diavoli Rossi per quasi un trentennio, lasciando nel 2013. Sempre in tema di calcio inglese non si può non citare Bob Paisley, icona dei Reds, essendo stato il primo a poter gioire tre volte con la coppa dalle grandi orecchie al cielo. Altro nome che merita un posto in questa graduatoria è quello di Brian Clough, capace di issarsi due volte consecutive sul trono europeo con il Nottingham Forrest, così come Bela Guttman, che fece grande il Benfica. E gli altri nomi? Possono entrare in questa classifica Ancelotti stesso, il "mago" Herrera, gli Olandesi giramondo Van Gaal e Hiddink, Guardiola e colui che ha grandemente innovato il calcio con il Milan, ovvero Arrigo Sacchi. Per finire, non si possono non citare Mou, il "grande vecchio" Trapattoni (per lui scudetto in 4 Paesi diversi, ben 7 in Italia, poi Germania, Portogallo ed Austria, 3 Coppe Uefa, una delle Coppe, 1 dei Campioni, una Supercoppa ed una Intercontinentale), il "sergente di ferro" Fabio Capello ( 9 scudetti, sebbene 2 revocati con la Juve, 1 Supercoppa ed una Champions) e, dopo Sudafrica 2010, il detrattato Lippi, comunque ultimo Ct a farci vincere un inatteso Mondiale( oltre a 5 Campionati con la Juventus, 2 in Cina, 1 Super Coppa europea, 1 Champions europea ed una asiatica). Tutto questo in attesa che Conte possa entrare nel Gotha.
Stabilire chi sia il migliore tra questi allenatori è impresa improponibile, perchè conta molto il modo in cui si vede il calcio. Ciò che però va messo in luce è il fatto che in questa graduatoria vi sia un certo numero di tecnici nostrani, a dimostrazione che la nostra scuola, come dimostra Ancelotti stesso sia indubbiamente una delle migliori della storia.
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