Il re della fatica non si ferma. GregOro nella 10 km olimpica

Dopo il trionfo nella 5, ieri Paltrinieri ha battuto tutti i rivali ai prossimi Giochi: "Avrei firmato con il sangue"

Il re della fatica non si ferma. GregOro nella 10 km olimpica

Il campione dei due mondi. Dopo aver vinto la 5 km all'esordio, Gregorio Paltrinieri timbra un fantastico bis d'oro anche nella 10 km, l'unica specialità olimpica. Sensazionale. Stavolta Greg sbaraglia la concorrenza in maniera ancora più netta di mercoledì, quando nella distanza più breve era stato autore di una volata eccezionale. Ieri, al contrario, il carpigiano non ha aspettato lo sprint degli ultimi 200-300 metri, ma è partito nell'ultimo giro e chi si è visto si è visto. Come dicono nel ciclismo: lo hanno ripreso solo al traguardo. Un'azione magistrale che ha annichilito tutti gli avversari, in special modo il francese Marc-Antoine Olivier, d'argento e staccato di 11 secondi e il tedesco Florian Wellbrock, bronzo. Due califfi della specialità - oltre all'olandese Ferry Weertman, vincitore degli ultimi tre titoli, finito sotto al podio che niente hanno potuto contro Aquaman Greg, dal nome dell'eroe marino dei fumetti.

In quella stessa Budapest in cui nel 2017 vinse l'oro mondiale nei 1500 stile libero, Paltrinieri fa suo anche l'oro europeo nella 10 km, mai visto dall'Italia in questa specialità prima di ieri. Cambia la sede di gara, dalla piscina della Duna Arena al bacino del Lupa Lake, ma non il risultato. Questo è il grande merito di Gregorio: decidere di cambiare tutto (come l'allenatore e i compagni di allenamento) per ripartire, ma senza cambiare niente. Anzi, la fame e la voglia di eccellere aumenta sempre di più. Perché il suo amore per il nuoto, in fondo, è figlio del suo amore per il mare. Lui che da piccolino sfidava il padre e si mortificava perché non riusciva a batterlo. Ora non ha problemi a dire: «Ho voglia di tutto». Non è sbruffoneria. È convinzione dei propri mezzi. Ieri ne ha data l'ennesima prova. E non è finita qui: domani, infatti, andrà a caccia del tris con la staffetta (ore 14:30 RaiSport), prova nella quale l'Italia - che ieri ha visto anche il bronzo al femminile di Rachele Bruni - è vicecampione del mondo in carica. Dopo la gara di ieri, Paltrinieri ha dichiarato: «Sono super contento e super stanco. Non me l'aspettavo di arrivare con questo vantaggio: pensavo fossero molto più vicini e infatti ho continuato a tirare fino all'arrivo non sapendo quanto ci fosse tra me e gli altri». Un divario incolmabile. E pensare che c'erano proprio tutti tutti: «Sì, è vero. I più forti di questo sport sono europei, anche per questo ho voluto essere qui. L'Europeo era una pre-Olimpiade. E avrei firmato con il sangue per un risultato del genere. Dedica? Alla fine la dedico sempre a me stesso, per tutto quello che ho investito, credo me lo meriti.

Ma voglio dedicarlo anche a tutto il gruppo di lavoro, dai tecnici Fabrizio Antonelli a Stefano Rubaudo, ai miei compagni di allenamento. Siamo un bel gruppo, passiamo tutto l'anno fuori casa, ma non mi è mai pesato. Ho trovato le condizioni ottimali». Date un'Olimpiade a questo Paltrinieri.

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