La Roma domina sull'Empoli

La Roma supera con il risultato di 3-1 l’Empoli nell’anticipo dell’ottava giornata di Serie A giocato all’Olimpico

La Roma domina sull'Empoli

La Roma supera con il risultato di 3-1 l’Empoli nell’anticipo dell’ottava giornata di Serie A giocato all’Olimpico. Dopo un primo tempo senza gol i giallorossi passano all’11’ della ripresa, con una punizione di Pjanic. Il raddoppio arriva al 14’ con incornata di De Rossi che oggi faceva anche 500 gare con la maglia della Roma, mentre Salah realizza il 3-0 al 24’ dopo un bel contropiede di Gervinho. Al 30’ gol della bandiera empolese con Buchel. In attesa delle partite di domani, i giallorossi sono a una sola lunghezza dalla Fiorentina prima in classifica. Dopo Carpi e Palermo, la Roma regola anche l’Empoli nell’anticipo dell’ottava giornata di Serie A. Primo tempo di studio e a tratti di frustrazione, poi nella ripresa ci pensa Pjanic su punizione a sbloccare il match e da quel momento la gara si mette in discesa. Un’iniezione ulteriore di fiducia in vista della Champions a Leverkusen e del prossimo scontro di vertice con la Fiorentina, che in attesa della trasferta di domani a Napoli ora è a una sola lunghezza. Un pò a sorpresa l’Empoli, privato della fantasia di Saponara (al suo posto Krunic) si presenta all’Olimpico con una difesa altissima per provare a pressare la Roma a centrocampo e mandare in fuorigioco i suoi attaccanti avversari. In effetti la tattica porta i suoi frutti, perchè i giallorossi, con quel 4-3-3 a trazione anteriore (Salah e Iago Falque ai lati di Gervinho, Florenzi e Pjanic interni tra De Rossi), vivono proprio di contropiede quasi sempre annullati dalla bandierina dell’assistente dell’arbitro. Palla al piede è quasi sempre Pjanic ad orchestrare la ripartenza e per tre volte viene messo Gervinho davanti a Skorupski. In due di queste occasioni è fuorigioco, ma in un’altra (8’) è bravo Tonelli a sbarrare la strada all’ivoriano. Prova anche Falque da fuori area ma il tiro si spegne di poco al lato. Al 16’ il pericolo viene da sinistra, cross di Digne e colpo di testa di Gervinho lento e prevedibile che Skorupski blocca senza problemi. I giallorossi fanno tanto possesso ma diventano temibili solo per gli errori dei toscani. Al 19’ è Falque a rubare palla a centrocampo e lanciare subito Salah in profondità, il tiro dell’egiziano finisce però alle stelle. Nel frattempo l’Empoli sembra essersi organizzato, intessendo una mole di fraseggi a centrocampo che addormentano il match ed esauriscono la fame dei giallorossi. Al 23’ arriva anche il primo tiro degli ospiti con Tonelli. Al 32’ Krunic perde palla banalmente a centrocampo, altro contropiede che Gervinho dilapida facendosi recuperare da Mario Rui. Sugli sviluppi Empoli pericoloso con Pucciarelli. Al 41’ affondo di Maccarone, lasciato totalmente libero di calciare: c’è la potenza ma non l’angolatura e Szczesny può bloccare senza neanche allungarsi. A chiudere in attacco il primo tempo sono i giallorossi, ma Gervinho non brilla per precisione e Florenzi (una volta passato da destra a sinistra) quando tira lo fa con sufficienza. Si va a riposo sullo 0-0 e tornano i vecchi incubi dello scorso anno, quando un altro Empoli, quello di Sarri, fermò i giallorossi sull’1-1 e poi li costrinse ai supplementari in Coppa Italia. Nella ripresa l’Empoli parte forte ma poi si spegne subito, all’11’ la Roma passa su punizione, ancora una volta trasformata da Miralem Pjanic, che ormai ha trasformato quella solita mattonella in lunetta in un dischetto del rigore. Preciso e potente, il sinistro del bosniaco finisce sempre sotto il set del palo del portiere. Gli azzurri si sfaldano e tre minuti dopo arriva il raddoppio giallorosso con De Rossi, che onora di testa la partita numero 500 con la maglia della Roma.

Non è un dettaglio, tuttavia, che la gara cambi in meglio proprio quando Garcia decide di inserire Nainggolan al posto di Iago Falque, avanzando Florenzi nei tre d’attacco. La gara è nelle mani dei giallorossi che chiudono i conti al 24’ con Salah, lesto a trasformare in oro l’enesima cavalcata di Gervinho in contropiede. Al 30’ il gol della bandiera di Buchel, bello quanto inutile.

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