Sei anni e mezzo dopo il tragico incidente di Méribel sulle Alpi francesi, le condizioni di Michael Schumacher rimangono ancora avvolte nel mistero.
Il sette volte campione del mondo, nella sua casa di Ginevra, continua la sua lotta nell'assoluta privacy imposta dalla moglie Corinna e dalla famiglia. Al momento qualsiasi dettaglio che può essere fornito sull'attuale stato di salute rappresenta soltanto una pura ipotesi o una conclusione dedotta dalle poche dichiarazioni raccolte negli ultimi sei anni. Il quotidiano spagnolo Mundo Deportivo ha fatto un quadro generale delle condizioni del campione tedesco.
Silenzio assoluto
L'incidente ha causato gravi lesioni cerebrali per le quali è stato operato due volte che lo hanno costretto a sei mesi di coma indotto. Sin dall'inizio la famiglia del pilota tedesco ha imposto il più totale riserbo e solo in rare occasioni, come per i 50 anni di Schumi lo scorso anno, ha emesso comunicati ufficiali. All'epoca la famiglia dichiarò che "Michael è nelle mani migliori" e chiedendo, ancora una volta, che i fan rispettino la privacy sulla situazione del campione tedesco. La stessa Corinna aveva affermato come stia "seguendo la volontà di Michael di mantenere essendo lui, da sempre, particolarmente sensibile alla sfera privata. Michael ha fatto tutto per me. Non dimenticherò mai a chi devo essere grata e questo è mio marito''.
Le denunce contro la stampa
Questo silenzio ha però causato l'effetto opposto a quello desiderato. In questo modo tutto ciò che si dice, qualsiasi voce o dichiarazione sul possibile stato di salute di Michael, assume grandissimo impatto in tutto il mondo. Il Daily Mail ha formulato in questi anni diverse ipotesi: dal fatto che l’ex campione della Ferrari non fosse in un letto alla questione finanziaria sempre più difficile visto che le cure mediche stanno esaurendo il tesoro di famiglia. Tuttavia in questi anni non sono mancate le denunce contro gli organi di informazione al fine evitare speculazioni giornalistiche come nel caso del furto delle cartelle cliniche (caso che portò al suicidio del sospettato ndr) o delle foto scattate dell'ex pilota nel letto di casa sua.
La vicinanza degli amici
Pochissime persone sono ammesse a vedere Michael. L'anno scorso Jean Todt, attuale presidente della Fia e grande amico di Schumi, aveva fornito notizie rassicuranti sul tedesco, assicurando in un'intervista a Radio MonteCarlo di aver visto il Gp di Germania in televisione con Schumacher. "Michael è sempre stato molto riservato. È circondato dall’amore della sua famiglia. Continua a combattere, come è nella sua natura", ha chiarito Todt. L'ultimo dei suoi amici a parlare è stato Felipe Massa che pochi giorni fa ha affermato come "la situazione di Schumacher non sia facile, è in un momento difficile".
La cura con cellule staminali
Nell'ottobre 2019, Le Parisien ha riferito che l'ex pilota è stato trasferito all'ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi ipotizzando che fosse stato trasferito in quell'ospedale per un trattamento di cellule staminali. Inoltre, secondo altre fonti, il tedesco aveva precedentemente effettuato almeno due visite nello stesso centro ospedaliero francese.
L'ipotesi rafforzava la convinzione che Schumacher stesse ricevendo un trattamento specifico. Da allora silenzio assoluto soltanto supposizioni o semplici congetture ma chi lo ha amato davvero e tutto il mondo della Formula Uno non hanno ancora smesso di sperare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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