"I controlli ai varchi li fanno gli steward e noi verifichiamo che lo facciano in modo corretto. Gli spettatori vengono controllati, ma non possiamo fare delle perquisizioni personali quando ci sono migliaia di persone e in alcuni casi ci vorrebbe poi l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria". A dirlo è Luigi Savina, Questore di Milano, parlando dei fatti accaduti ieri sera durante la partita Italia-Croazia a San Siro.
"Poi vanno controllati tutti, non solo i croati. C'è un accordo tra tifoserie croate e italiane, per cui è possibile che qualche italiano abbia portato dentro petardi da consegnare ai tifosi croati", ha aggiunto ai microfoni di SportMediaset. "Petardi delle dimensioni di due o tre centimetri possono essere agevolmente occultati. In molti casi il controllo viene approfondito, sempre nel rispetto della dignità della persona, tanto che una cinquantina li abbiamo sequestrati mentre altri evidentemente sono passati", ha poi aggiunto Savina intervistato dal Tg1.
"Prima della partita abbiamo sequestrato una cinquantina di razzi, quelli entrati a San Siro non sono stati sparati con pistole. Le perquisizioni al varco sono personali e a contatto, non con scanner come negli aeroporti, per cui è difficile escludere con certezza assoluta che entrino oggetti pericolosi allo stadio. Del resto sarebbe impossibile controllare tutti.
I razzi usati ieri, nello specifico, sono attivabili attraverso una miccia corta un paio di centimetri e non richiedono l’utilizzo di una pistola. Questo li rende più facilmente occultabili. È comunque da notare la capacità di reazione e di intervento della polizia", ha concluso il questore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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