Cominciano gli Australian Open, ma la partita più importante da ieri è un'altra. Jannik Sinner sa finalmente quando dovrà affrontare l'avversario più insidioso, perché davvero tutto potrà succedere: «Non ne so più di voi» aveva risposto nella conferenza stampa di rito alle solite domande sul caso Clostebol. Poi, come tutti, ne ha saputo un po' di più: udienza fissata il 16-17 aprile al Tas di Losanna. A porte chiuse. Insomma: la vigilia dell'Happy Slam di Melbourne che inaugura la grande stagione del tennis si macchia di un po' d'ansia. Anche se c'è chi dice meglio così, perché Jannik potrà concentrarsi sui suoi obbiettivi almeno fino al torneo di Monte Carlo, per poi - si spera - chiudere una brutta vicenda. Per com'è nata, per come è stata trascinata avanti dopo la sua assoluzione, e per come certi colleghi hanno approfittato della situazione per cercare di abbatterlo fuori dal campo, visto che dentro non ci riescono. E pure Djokovic non ne esce benissimo: in un'intervista in cui ha ricordato la sua disavventura australiana nel 2022 con la detenzione per aver infranto le regole anti Covid («Non l'ho mai rivelato: dalle analisi è venuto fuori che avevo in corpo un livello di metallo pesante davvero alto. C'erano piombo e mercurio. L'unico modo è un avvelenamento attraverso il cibo o altre cose ingerite», mea culpa invece mai), alla domanda su cosa gli ricorda Sinner ha risposto «lo sci». Forse voleva essere una battuta, ma non gli è riuscita.
Per fortuna il nostro numero uno ha il sangue freddo, e alle provocazioni reagisce con una dialettica che smonterebbe il più accanito calunniatore (a parte Kyrgios, s'intende, ma questa è un'altra storia): «Onestamente non ho intenzione di rispondere a ciò che dice Nick o altri. So di non aver fatto nulla di sbagliato: ecco perché sono ancora qui, ecco perché sto ancora giocando. Nella mia mente so esattamente cosa è successo, ed è così che blocco i pensieri cattivi: non posso prenderli e metterli da parte in una scatola, però penso la cosa più importante sia avere intorno a me persone che sanno esattamente cosa sia accaduto. Perché Novak ha detto quella cosa? Boh, forse piace sciare anche a lui».
Poi finalmente si parla anche di tennis: mentre il torneo partirà stanotte all'1 (per noi, diretta Eurosport e Discovery+), Jannik comincerà lunedì contro il cileno Jarry e «abbiamo fatto un'ottima preparazione, dei piccolissimi cambiamenti su tutti i colpi, perché a questo livello sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Non ho paura a cambiare, in fondo ho solo 23 anni». E se Kyrgios continua a blaterare ad ogni conferenza (l'ex campione Andy Roddick gli ha scritto «vergognati, sei solo un influencer che cerca di acchiappare like tirando in ballo ragazzini di 16 anni», ovvero il figlio di Lleyton Hewitt che aveva scambiato qualche palla con il Fenomeno italiano), il capo dell'Atp Gaudenzi prende posizione: «Sul caso Sinner c'è stata disinformazione: la gente confonde il processo con l'esito. Non c'è stata alcuna preferenza».
Invece c'è stato l'incontro in corridoio tra Kyrgios ed Anna Kalinskaya, la sua ex ora è fidanzata con Jannik (e qui sta il punto): Nick l'ha cercata con lo sguardo, lei lo ha fulminato con un'occhiataccia ed è passata oltre. In molti dovrebbero prendere esempio.
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