Aleksander Ceferin è intenzionato a dare un'altra possibilità ai 12 club dissidenti che hanno deciso di fondare la Super League di calcio. Durante il congresso di Montreux, il presidente dell'Uefa è stato duro e non ha usato giri di parole nei confronti di ribelli ma si è detto anche pronto a concedergli di fara marcia indietro: "Il calcio non appartiene a nessuno. O meglio, appartiene a tutti, perché il calcio fa parte del nostro patrimonio. Rispetto per la storia. Rispetto per la tradizione. Rispetto per gli altri. Questo significa qualcosa. Siete in tempo per cambiare idea", riferendosi ai "ribelli" che hanno deciso di staccarsi per fondare una nuova competizione.
L'Uefa, spalleggiata dalla Fifa, dall'ECA e dalle varie federazioni nazionali ha messo con le spalle al muro i 12 club che rischiano di essere esclusi dalle coppe europee ma non solo. Queste possibili pesanti sanzioni stanno evidentemente facendo riflettere le società coinvolte con otto di loro, tutte e sei le inglesi più due spagnole che sono pronte a ritirarsi dal progetto. Tottenham, Manchester City, United, Liverpool, Chelsea e Arsenal sono pronte a fare marcia indietro e con loro anche l'Atletico Madrid e il Barcellona, secondo quanto riportano i media inglesi e Afp.
Prima rinuncia ufficiale
Il Manchester City di Pep Guardiola ha già fatto sapere di rinunciare alla Super League: "Il Manchester City può confermare di aver formalmente avviato le procedure per ritirarsi dal gruppo che aveva progettato una Super League europea".
Club statement.https://t.co/GeNQZn8091
— Manchester City (@ManCity) April 20, 2021
Fonti certe
Le parole di Ceferin, ma non solo, hanno di fatto spaventato diversi club che stanno meditando di uscire. BBC, The Sun e altri media inglesi hanno riferito che anche Chelsea, Tottenham, Arsenal, United e Liverpool siano intenzionate a tirarsi indietro con il vice presidente esecutivo dello United Ed Woodward che ha anche rassegnato le dimissioni. Afp, invece, ha svelato come anche in Spagna Atletico Madrid e Barcellona ci stiano ripensando.
Tra l'altro dalle parti di Londra, nel quartier generale del Chelsea, si sono registrati attimi di tensione con Petr Cech, ex portiere dei Blues e oggi dirigente del club, che ha dovuto mediare con i tifosi imbufaliti per questa decisione della società di aderire all'innovativa Super League che ha di fatto creato un terremoto nel mondo del calcio. Alcune centinaia di tifosi dei Blues hanno occupato la via d'accesso dello Stamford Bridge per protestare in maniera veemente contro la decisione del club di Abramovich di aderire alla Super League.
Dentro o fuori
Attualmente Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Psg hanno detto no alla Super League mentre Napoli e Roma hanno smentito di essere state contattate per entrare a far parte del circus ma non solo, il club giallorosso si è anche detto contrario a questo progetto.
Se le sei inglesi dovessero realmente tirarsi indietro i dissidenti rimarrebbero solo quattro con il Real Madrid di Florentino Perez ideatore del progetto più le tre italiane Juventus, Inter e Milan. Alle 23:30 ci sarà una riunione d'urgenza tra i dodici club per decidere il da farsi per cercare di sbrogliare una matassa che si è fatta davvero fitta e intricata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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