Taranto, insulti e testa mozza di un agnello al ds De Santis

La busta per il dirigente è stata trovata nei pressi del lungomare della città ionica insieme alla testa sanguinante di un agnello

Taranto, insulti e testa mozza di un agnello al ds De Santis

Macabra minaccia contro il direttore sportivo del Taranto Football Club 1927, Vincenzo De Santis, che si è visto recapitare una busta minatoria insieme alla testa mozzata sanguinante di un agnello.

Non si placa il caos a Taranto, dopo la sconfitta nel derby di domenica scorsa contro il Foggia. Stamattina, nei pressi del lungomare della città ionica, è stata ritrovata una testa mozzata e sanguinante di un agnello con una scritta offensiva verso il direttore sportivo del Taranto, Vincenzo De Santis. "Sporco barese" il messaggio apparso nei confronti di Santis, nato a Bitonto in provincia di Bari e arrivato a gennaio nel sodalizio rossoblù.

L'episodio fa seguito alla contestazione di alcuni tifosi contro il presidente Massimo Giove e lo stesso De Santis, dopo la sconfitta in casa allo stadio Iacovone nel derby infuocato contro il Foggia di domenica scorsa. Il club pugliese in una nota ha fortemente stigmatizzato la vicenda: ''L'associazione sportiva Taranto Fc 1927 esprime solidarietà a De Santis oggetto di una vile e vergognosa minaccia. Un altro, folle avvertimento a due mesi dal primo episodio contro l'ex dg Gino Montella (a dicembre fu messo vicino allo stadio un manichino con una corda al collo con una scritta offensiva nei suoi confronti, ndr)". "È il momento di dire basta. Tutte le componenti del calcio tarantino - conclude il comunicato - si adoperino per evitare derive violente, che continuano a turbare l'ambiente e a rovinare l'immagine della città".

Intanto la società ionica ha denunciato l'accaduto e parla di ''gesto che non passerà inosservato'' e avrebbe già chiesto alla Digos di avviare delle indagini "e cercare di risalire all'autore o agli autori di questo vile gesto".

Problemi ambientali, che compromettono ancora di più il cammino in campionato dei rossoblù, al quinto posto del girone H della Serie D a quindici lunghezze di distanza dalla capolista Bitonto e fuori ormai da tanti anni dal calcio che conta.

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