Vent'anni fa l'Italvolley conquistava l'oro ai Mondiali: la leggendaria impresa delle Azzurre

Il 15 settembre 2002 Elisa Togut e compagne trionfavano ai Mondiali in Germania battendo al 5 set gli Stati Uniti. Il primo e unico titolo iridato dell'Italvolley femminile

Vent'anni fa l'Italvolley conquistava l'oro ai Mondiali: la leggendaria impresa delle Azzurre

Ci sono imprese sportive che restano per sempre negli annali e diventano leggendarie: la vittoria dell'Italvolley femminile ai Mondiali 2002 in Germania è di sicuro una di queste. Venti anni fa le ragazze di Marco Bonitta scrissero una delle pagine più memorabili del volley italiano. Il 15 settembre 2002, infatti, le Azzurre conquistarono il primo, storico titolo iridato a Berlino, battendo in finale gli Stati Uniti 3-2. Quel successo fu l’ultimo atto di una splendida cavalcata e segnò al tempo stesso l’inizio di una nuova era che ha visto l'Italvolley femminile protagonista ad altissimi livelli negli anni successivi.

Le protagoniste

Una squadra straordinaria, che si potrebbe definire un Dream Team, tanto indelebile è il segno che ha lasciato nella memoria degli appassionati di pallavolo. Schiacciatrici: Simona Rinieri, Darina Mifkova, Francesca Piccinini, Valentina Borrelli. Centrali: Manuela Leggeri, Sara Anzanello, Paola Paggi, Anna Vania Mello. Palleggiatrici: Eleonora Lo Bianco e Rachele Sangiuliano. Opposto: Elisa Togut, libero: Paola Cardullo.La vera arma in più è senza alcun dubbio Elisa Togut, assolutamente inarrestabile – tanto da essere meritatamente premiata a fine torneo come MVP della manifestazione, succedendo ad un mostro sacro come la cubana Regla Torres. Una vera sentenza dalla seconda linea tanto che in finale quale mette a segno qualcosa come 30 attacchi vincenti su 54 conclusioni.

Nazionale volley campione del mondo, 2002

Il coach Marco Bonitta

Al timone di Bergamo aveva vinto (due volte) tutto quello che si poteva vincere. Marco Bonitta non è certo conosciuto per essere un tecnico conservativo e amante dei compromessi e non ha paura delle scelte impopolari. Una volta arrivato sulla panchina azzurra decide di consegnare le chiavi della regia azzurra ad Eleonora Lo Bianco e a quel punto non può esserci certo l’ombra ingombrante di Maurizia Cacciatori, eletta miglior palleggiatrice della manifestazione quattro anni prima in Giappone. Arriva dunque la decisione più difficile: non convocare la palleggiatrice toscana per il Mondiale in Germania. La squadra tipo è già nella sua testa con la regia affidata a Eleonora Lo Bianco, Elisa Togut nel ruolo di opposto e Paola Cardullo come libero, mentre l’attacco è affidato alle schiacciatrici Rinieri, Mifkova e Piccinini ed alle centrali Leggeri, Paggi e Mello. Le polemiche montano ma la strada è intrapresa e dà i suoi frutti. Gestisce il suo gruppo con tranquilla maestria. Conosce sino a fondo dove possono arrivare le sue giocatrici e capisce sin dai primi giorni del Mondiale, di avere per le mani un gruppo, capace di alzare l'asticella oltre l'inverosimile.

Le avversarie

Il 30 agosto 2002 l’Italvolley fa il suo esordio nel Mondiale tedesco nel girone A, insieme a Bulgaria, Germania, Giappone, Messico e Repubblica Ceca, si impone 3 a 0 in tutti i match e chiude, dunque, prima in classifica. Nella seconda fase, le Azzurre sfidano Grecia, Cuba e Russia. Si impongono 3-0 sulla Grecia, ma subiscono la sconfitta sia contro la Russia che contro Cuba. La squadra non molla e nonostante le due sconfitte, guadagna l'accesso ai quarti di finale, nei quali batte la Corea del Sud 3 a 0, e poi alla semifinale, durante la quale mette a segno una importantissima vittoria contro la Cina, conquistando la finale contro gli Stati Uniti che hanno eliminato in successione Cuba e Russia, formazioni dalle quali l'Italia era stata sconfitta, il che fa, per logica conseguenza, pendere l’ago della bilancia in favore degli Stati Uniti, quantomeno in fase di pronostico.

La Finale contro gli Stati Uniti

Il15 settembre 2002 Italia e Stati Uniti scendono in campo alla Max Schmeling Halle. Entrambe possono conquistare il primo titolo iridato della storia. L'Italia parte contratta, sembra la lontana parente della squadra che due giorni prima ha domato le cinesi e gli Usa si aggiudicano senza troppi problemi il primo set con il punteggio di 25-18. Nel secondo parziale, però le azzurre cambiano marcia. Togut torna l’opposto devastante delle due gare precedenti, Piccinini e Mello iniziano a martellare le americane con giocate efficaci e l’Italia si impone nei due set successivi con punteggi eloquenti sul suo suo dominio: 25-18 e 25-16. Gli Usa non mollano e, aggiudicandosi il set più combattuto dell’incontro con il punteggio di 25-22, trascinano le azzurre al tie break. Ci si gioca tutto in pochi punti: Lo Bianco in regia, Togut opposta, Leggeri e Anzanello al centro, Piccinini e Mello in banda. Grande equilibrio fino al 9-9, poi Togut prende per mano le Azzurre e con tre attacchi consecutivi le porta sul 12-9. L'ultimo sussulto degli Usa (13-11) arriva con un pallone out messo da Sangiuliano dopo una grande difesa azzurra. Due pipe di Togut mandano l’Italia sul tetto del mondo: le azzurre vincono 15-11 e scrivono una pagina indelebile della storia del volley azzurro, il primo e finora unico alloro mondiale. Incredibile, un sogno che appariva irrealizzabile si è avverato, tanto che le ragazze, al loro ritorno in Italia vengono anche ricevute in Campidoglio dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Da allora niente sarà più come prima per l'Italvolley femminile che da lì in poi conquisterà un altro argento mondiale, due ori e un bronzo europei, tre argenti e quattro bronzi al World Gran Prix. Ma la gioia e i brividi per quell'impresa leggendaria restano ancora intatte dopo venti anni.

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