Vuelta 17° tappa: poker di Degenkolb, Uran costretto al ritiro

Sprint senza storia a La Coruña: ancora Degenkolb davanti a tutti, per lui è il quarto successo in questa Vuelta. Il tedesco ha battuto Matthews e Cancellara, cogliendo punti pesanti per la maglia verde. I big si limitano a controllare

Rigoberto Uran costretto al ritiro
Rigoberto Uran costretto al ritiro

Non prende il via della 17esima tappa Rigoberto Uran: dopo la crisi di due giorni fa, le condizioni del Colombiano non sono migliorate e lo staff dell'Omega ha optato per il ritiro. Insieme a lui abbandonano la Vuelta pure Kangert, Zubeldia e Knees. Come previsto, cominciano subito dopo lo start gli attacchi a raffica, e dopo quasi 30 chilometri in cinque riescono a smarcarsi dal controllo del plotone: Màs Bonet (Caja Rural), l'italiano Favilli (Lampre), Teklehaimanot (MTN), Dennis (BMC) e Jungels (Trek). In testa al gruppo si porta la Giant di Degenkolb, con l'obiettivo di tenere sotto controllo la fuga. Dopo 50 km di gara, i cinque attaccanti hanno un vantaggio di 3 minuti, troppo pochi per sperare di poter arrivare al traguardo. Lo sprint intermedio di Pontedeume se lo aggiudica Dennis, davanti a Favilli e Jungels.

Il vantaggio dei battistrada rimane inalterato dopo due ore di corsa, segno che la Giant sta mantenendo un'andatura alta e non vuole concedere chances alla fuga. Per lo sprinter tedesco Degenkolb si tratta dell'ultima occasione valida per racimolare un buon bottino di punti per la maglia verde e difenderla così dall'assalto di Valverde, secondo nella classifica a punti, che troverà terreno adatto alle sue caratteristiche nei prossimi giorni. Al lavoro della Giant contribuiscono con un paio di corridori Orica e Omega: i loro uomini veloci Matthews e Boonen vogliono complicare le cose a Degenkolb. Con tre formazioni al comando del plotone, si può contenere il distacco senza bisogno di forzare troppo.

A 30 km dall'arrivo, Màs Bonet è in riserva e non riesce a tenere il ritmo dei compagni di fuga, davanti restano così in quattro. Pure Teklehamainot appare al gancio e rimane spesso a ruota, beccandosi i rimproveri di Dennis che lo invita platealmente a collaborare per provare a difendere il margine che va assottigliandosi chilometro dopo chilometro. Non c'è volata fra gli attaccanti nel secondo sprint intermedio di Arteixo, vinto da Teklehamainot che precede Jungels e Dennis; il gruppo ha ridotto il suo ritardo a 1 minuto e mezzo. A 16 km dalla conclusione, il destino dei battistrada appare segnato. Jungels decide di dare una frustata ai compagni di fuga e Teklehamainot perde contatto: in testa rimangono in tre, con meno di 1 minuto di vantaggio.

Gruppo allungatissimo negli ultimi chilometri sul filo dei 60 orari. In vista dei mille metri finali si spegne la fuga: plotone compatto e lanciato ad alta velocità. La lunga volata non ha storia e vede festeggiare per la quarta volta Degenkolb, padrone assoluto degli sprint.

Devono accontentarsi delle piazze d'onore alle spalle del tedesco Matthews, secondo, e un sorprendente Cancellara, terzo, che sta perfezionando la forma in vista del mondiale. Ferrari è il primo degli Italiani al traguardo, quinto. In classifica generale non ci sono cambiamenti, i big hanno evitato rischi.

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