Lo zampino di Abraham. E la Roma di Mourinho ha l'ispirazione inglese

Il colpo più costoso di sempre inizia con due assist, un'espulsione provocata e una traversa

Lo zampino di Abraham. E la Roma di Mourinho ha l'ispirazione inglese

Un boato dopo l'altro. Per qualsiasi cosa. All'Olimpico gli oltre 30mila spettatori presenti hanno vissuto la partita come fosse una festa. La Roma, d'altronde, non giocava di fronte al proprio pubblico dal 23 febbraio 2020: ben 546 giorni di attesa, di sofferenza, di amore vissuto a distanza, in sofferenza, anche per i risultati della squadra. Già al momento dell'inno il primo boato. Poterlo ricantare tutti insieme a squarciagola è stata una liberazione. Altro boato quando lo speaker ha nominato la Roma (prima) e Mourinho (dopo). L'entusiasmo era incontenibile. Applausi a scena aperta per Zaniolo (alla seconda da fila da titolare dopo i due gravissimi infortuni subiti) e Abraham (appena arrivato dal Chelsea, il più pagato dell'estate italiana).

L'Olimpico, rimasto desolatamente vuoto per un anno e mezzo (Europeo a parte) è tornato a essere un contenitore d'amore, con i tifosi eccitati ed esaltati non soltanto per il ritorno sugli spalti ma anche per l'esordio dei nuovi protagonisti, Mourinho su tutti. L'allenatore portoghese ha alternato lunghi periodi passati in piedi, al limite dell'area tecnica, a qualche pausa seduto in panchina. Non ha però mai staccato gli occhi dalla partita, dando indicazioni continue. E la Roma, aggressiva, vivace, cattiva, le ha già assimilate. I giallorossi, che avevano già una partita ufficiale alle spalle, sono sembrati pimpanti e freschi, capaci di pressare gli avversari a tutto campo.

La gara si è inevitabilmente messa in discesa al 17', quando Dragowski, fuori area, ha steso Abraham lanciato a campo aperto (seppur defilato). Per Pairetto l'intervento vale il rosso (stimolando un altro boato della tifoseria romanista). Il vantaggio della Roma arriva così già al 26', quando Mkhitaryan, smarcato alla perfezione da Abraham, è freddo e batte Terracciano. Altro boato del pubblico, ma Pairetto annulla per fuorigioco. Dopo l'analisi del Var, però, il gol viene convalidato, ed ecco un altro boato del pubblico. Nell'intervallo c'è pure il tempo per un giro di campo della squadra femminile che, nell'ultima stagione, ha vinto la Coppa Italia. Anche per le ragazze, quando hanno alzato il trofeo sotto la curva, c'è stato un boato.

Nel secondo tempo la Roma (rimasta in dieci per l'ingenua doppia ammonizione di Zaniolo) si è dimostrata volenterosa rispondendo al pareggio di Milenkovic riportandosi avanti appena quattro minuti dopo con un bel gol di Veretout, ancora innescato da Abraham (che poco prima aveva colpito la traversa). Anche stavolta Pairetto ha prima annullato per fuorigioco, venendo poi però corretto dal Var, permettendo ai tifosi di esultare altre due volte.

Veretout, per sicurezza, si è ripetuto segnando anche il 3-1 dando vita a un altro boato. Da lì la Roma ha gestito il vantaggio, blindandolo fino al fischio finale di Pairetto. Accompagnato, neanche a dirlo, dall'ennesimo boato della serata. Che per i tifosi della Roma sarebbe stata una festa a prescindere.

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